CEVA – La croce sul Mindino

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    I con gli alpini del Gruppo di Garessio. l Gruppo di Garessio ha celebrato il 50º anniversario dell’inaugurazione della monumentale croce sul Monte Mindino (alta 25 metri con un piedistallo di cemento di 120 metri quadrati), voluta dall’allora parroco don Francesco Roà che ad opera conclusa scrisse: “Una struttura costruita, bussando di porta in porta, con l’aiuto di tante anime buone”.

    L’evento è stato ricordato con una commemorazione in quota curata dal Gruppo insieme alla Sezione di Ceva e al Cai garessino. La Messa in vetta, officiata dal vicario monsignor Flavio Begliatti e dal diacono Carlo Cardone è stata accompagnata ed allietata dagli ottoni del maestro Beppe Zoppi e dai coristi degli amici della frazione Mindino. Il Presidente sezionale Franco Pistone e il Capogruppo Giorgio Candussio, hanno ringraziato le penne nere garessine per l’organizzazione e i numerosi partecipanti alla cerimonia, molti dei quali giunti a piedi con partenza dal Colle di Casotto già dal primo mattino, tra simpatizzanti e amanti della montagna anche il Presidente del Cai garessino Rodolfo Pelagatti.

    A degna conclusione della commemorazione, la Preghiera dell’Alpino recitata dall’oratore del Gruppo, Piero Camelia. La croce, posta a quota 1.879 metri, fu voluta fortemente da don Roà, a quel tempo parroco di Mindino, il quale perorò la causa per una decina d’anni sino all’inaugurazione avvenuta il 14 settembre 1969 da parte dell’allora vescovo di Mondovì, monsignor Francesco Brustia. Nella cronistoria dell’epoca si legge che l’installazione venne posta per ricordare il Concilio Ecumenico Vaticano II, come invocazione di pace e suffragio ai Caduti di tutte le Guerre, i cui nominativi furono trasmessi dai Comuni di tutta la provincia di Cuneo e sono contenuti in un cofanetto murato all’interno dell’altare posto alla base della croce.

    I lavori durarono circa un decennio e il ricordo più significativo fu il viaggio a Roma intrapreso il 19 marzo 1968 da don Francesco Roà, che portò in Vaticano, per la benedizione di Papa Paolo VI, la prima pietra della croce, incisa dall’artigiano Battista Barberis e posata in vetta il 21 luglio 1968. Il Gruppo di Garessio è divenuto in questi anni il custode della croce del Mindino, con la costante opera di manutenzione e la grande attenzione nei confronti del monumento.

    Dal 2001 la croce è stata illuminata rendendola visibile anche di notte, grazie al contributo di tanti generosi privati, enti e associazioni. L’opera di ripristino, portata a termine in special modo dal Gruppo di Garessio con i suoi volontari in 1.200 ore di lavoro, ha comportato parecchi interventi. Per l’occasione, nella notte tra il venerdì e sabato precedenti la manifestazione, il socio Roberto Sandini (che ringraziamo) ha provveduto ad una speciale illuminazione tricolore della Croce, a suggello dell’evento eccezionale.

    c.v.