Voglio congratularmi per il tuo editoriale su Cesare Lavizzari. Lo conoscevo da oltre trent’anni e l’ho anche avuto nel mio consiglio sezionale nel biennio in cui abbiamo organizzato l’Adunata a Milano nel 1992; vale a dire in un momento di stress, associativo e personale, notevole in cui “saltano fuori” tutti i nostri spigoli. Ne ho conosciuto quindi il carattere in tutte le sfumature e volevo dirti che nel tuo articolo lo hai saputo tratteggiare perfettamente. La sua figura, la sua amicizia, la sua passione ed anche la sua critica stimolante ci mancheranno.
Giuliano Perini, Sezione di Milano