Cento… +1 auguri!

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    Gli alpini, si sa, superano ogni ostacolo. E così quelli bresciani sono riusciti (con la collaborazione delle istituzioni, ben disposte verso le penne nere) a collocare a lato dell’ingresso del Teatro Grande di Brescia una targa marmorea che ricorda la fondazione della loro Sezione, avvenuta nel Ridotto settecentesco del teatro stesso, il 14 novembre 1920. Lo scoprimento della targa, come del resto la celebrazione del centenario sezionale, è avvenuto con un anno di ritardo a causa dell’emergenza sanitaria, ma questo ha finito per giovare, visto che le iniziative erano molto attese. La Sezione di Brescia ha puntato su un programma in due tempi: al mattino, in corso Zanardelli, cuore elegante della città, l’inaugurazione della lapide, accompagnata da canti alpini e da una rievocazione storico-giornalistica; al pomeriggio, in piazza della Loggia, sede del municipio, presente il Labaro, la cerimonia dell’alzabandiera, l’onore ai Caduti, i discorsi ufficiali e un interessante “talk show” sullo sfondo di un video con immagini storiche.

    La giornata è stata aperta dai canti del coro sezionale Alte Cime, schierato sulla scalinata del Teatro Grande, esecuzioni intervallate con gli interventi del past president sezionale Davide Forlani e dell’attore Sergio Isonni, che hanno proposto ricostruzioni storiche e giornalistiche di eventi che, tra il 1915 e il 1920, portarono alla nascita del sodalizio bresciano. È stato poi l’assessore Valter Muchetti, per il Comune, a salutare alpini e ospiti, sottolineando la positività generata dalla presenza degli alpini, disponibili a operare a favore di tutti, «facendo sempre prevalere il noi rispetto all’io».

    Il Presidente sezionale Gian Battista Turrini, sottolineando l’importanza della ricorrenza, ha invece ricordato quanti in un secolo lo hanno preceduto nel suo ruolo, contribuendo a costruire le basi di questa realtà, che oggi conta su 161 Gruppi con circa dodicimila iscritti, tutti alpini. Splendido, al pomeriggio, lo spettacolo offerto da Piazza Loggia, con oltre ottanta sindaci in fascia tricolore, seduti tra autorità e invitati davanti al grande palco ai piedi di Palazzo Loggia, a lato del quale si è posizionato il Labaro, col vessillo sezionale e i gonfaloni di Brescia e della Provincia. Tutto intorno decine di vessilli delle Sezioni ospiti (tra cui anche quello dall’Argentina) e oltre cento gagliardetti dei Gruppi bresciani. Sul palco, con Davide Forlani, la giornalista Luisa Pedretti ha intervistato sui temi cari alle penne nere bresciane il vice Presidente vicario nazionale Luciano Zanelli e l’avv. Giovanni Mazzolari, protagonista di oltre mezzo secolo di vita sezionale.

    I discorsi ufficiali sono stati affidati, oltre che al Presidente sezionale Turrini, al sindaco di Brescia, Emilio Del Bono e al Presidente nazionale, Sebastiano Favero. Il primo cittadino ha disegnato un ritratto efficace del Dna alpino dei bresciani e della riconoscenza che la città e il Paese esprimono alle penne nere, costruttrici di pace e solidarietà e tasselli importanti del mosaico della credibilità italiana anche all’estero. Concludendo le celebrazioni, il Presidente Favero ha sottolineato «la bellezza di questa piazza, che ci conforta e ci conferma che siamo nel giusto: quando serve noi ci siamo e la gente ci riconosce un ruolo importante. Per questo – ha chiosato – chiediamo che i sindaci siano in prima linea nell’appoggiare la nostra richiesta di un periodo obbligatorio per i giovani al servizio della Patria: è fondamentale per dare un futuro, consolidandoli, ai valori che gli alpini portano avanti da oltre un secolo».

    ma.cor.