Cdn con vista

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    Lo scenario valdostano, aristocrazia della montagna, ha accolto il Consiglio Nazionale dell’Ana, che si è ritrovato per celebrare il proprio incontro mensile. Una tradizione, quella di riunirsi presso la sede di Sezioni diverse, sparse in giro per l’Italia, che vuol essere anche un segnale di ripresa di quello stare insieme alpino che tanto è mancato nei tempi della pandemia. A fare gli onori di casa, Carlo Bionaz, figura carismatica di alpino e Presidente della Sezione locale, che insieme alle sue penne nere ha reso l’esperienza un autentico momento di fraternità alpina che resterà nella memoria e nel cuore.

    Il Cdn si è tenuto sabato 19 giugno a Courmayeur (Aosta) nella Sala riunioni messa a disposizione dalla società Funivie Monte Bianco, presso il Rifugio Pavillon, a oltre 2.000 metri di altezza nello scenario del Monte Bianco. In apertura di seduta, il Presidente Sebastiano Favero ha ricordato il past President, Beppe Parazzini, di cui era giunta la notizia della scomparsa la sera precedente e la sua lunga e illuminata militanza nell’Associazione, presieduta per due mandati. Il Presidente riferisce poi degli impegni assolti e degli incontri istituzionali avuti. In primo luogo l’incontro con l’ing. Curcio, incentrato sul tema della gestione della Sanità durante la pandemia.

    Abitualmente essa dovrebbe essere gestita dal Dipartimento di Protezione Civile, mentre in questo caso è stata di competenza del Ministero della Salute e delle Regioni con il contributo della struttura del Commissario Straordinario. Ciò ha comportato qualche difficoltà. Successivamente ha incontrato il gen. C.A. Figliuolo invitandolo alla manifestazione solenne per il 50º del Bosco delle Penne Mozze e all’incontro di ringraziamento che si vuole programmare con i volontari dell’Associazione che si sono impegnati durante l’emergenza. Con il ministro della Difesa Guerini ha affrontato il tema del Museo Doss Trento e, nello specifico, della piena applicazione della convezione sottoscritta, in particolare nella parte in cui l’Associazione si è assunta l’impegno di gestire il Museo per 25 anni. Il Ministro ha garantito la sua disponibilità a favorire una soluzione accettabile per tutti. Il Presidente ha inoltre rimarcato al Ministro che l’Associazione continua e continuerà la propria battaglia a favore del ritorno a un servizio di leva obbligatorio, non più procrastinabile.

    Dopo la comunicazione di alcune notizie riguardanti il raduno del 9º Alpini a L’Aquila e la vita delle Sezioni, si passa a discutere del capannone Sea. Il Presidente aggiorna il Cdn sullo stato attuale dell’iniziativa. La Sea, società che gestisce l’aeroporto di Linate, aveva realizzato una struttura che si era resa necessaria durante i lavori di restauro e ristrutturazione dello scalo milanese. Con la ripresa di funzionalità della struttura stabile, la Sea ha proposto all’Ana di trasferirle la struttura ad una cifra simbolica a condizione che l’Associazione fosse in grado di provvedere allo smontaggio e spostamento entro il mese di settembre 2021.

    Il Consiglio di Presidenza ha esaminato la proposta e ha ritenuto di proporre al Cdn di suddividere l’intera operazione in due fasi: l’accettazione della donazione/ vendita ad un valore simbolico e l’individuazione di una destinazione per la struttura e di un luogo idoneo ove riposizionarla. Per la prima fase il Presidente fa presente che la Sea ha posto come condizione essenziale lo smontaggio, a cura dell’Associazione, pur consentendo di lasciare il materiale temporaneamente nelle aree interne dell’aeroporto. In merito alla seconda fase è necessario individuare la migliore destinazione.

    L’obiettivo dovrebbe essere quello di dotare tutti e 4 i Raggruppamenti di una base logistica meglio ancora se di proprietà Ana per evitare i costi per la locazione di strutture così importanti. Inizialmente si era valutata una proposta nel Comune di Brescia, ma ora si sta pensando alla possibilità di posizionarla lungo la direttrice autostradale, vicino a Bergamo, tenendo presente anche l’importanza di avere nelle vicinanze gruppi alpini, quindi forza lavoro, in grado di provvedere alla manutenzione. Dopo un sereno dibattito chiarificatore, soprattutto per quanto attiene ai costi dell’operazione, il Presidente ricorda che in questa fase l’Ana accetta il trasferimento di proprietà, assumendosi l’impegno a smontare impianti e struttura e a demolire le opere di fondazione.

    Per le prime operazioni la spesa prevista è di circa 60-70.000 euro. Udita la proposta il Cdn all’unanimità decide di accettare il trasferimento della proprietà da Sea al prezzo simbolico di circa 1.000 euro; di autorizzare e quindi di delegare il Presidente nazionale ad accettare il trasferimento sottoscrivendo tutti i necessari atti, con i più ampi poteri e autorizzazioni necessari al buon fine dell’operazione; di approvare la quantificazione di spesa esposta durante la discussione, addebitandone le relative somme ai fondi di riserva disponibili. Infine, il Presidente, parlando delle strutture dell’Ospedale da Campo, ricorda che durante la realizzazione dell’Ospedale Ana presso la Fiera di Bergamo sono state ricevute donazioni di beni, dotazioni e attrezzature medicali di rilevante valore e utilità.

    Molti dei beni sono stati donati da strutture e aziende private, artigiani, commercianti e si ritiene ragionevolmente che il valore delle donazioni complessive, compresi gli acquisti effettuati direttamente, sia di circa 4 milioni di euro. Ora l’Ospedale in Fiera è in fase di smobilizzo e si rende quindi necessario trovare una destinazione per tutti questi beni. Il Presidente propone quindi che i beni e le dotazioni in esubero o non necessarie siano destinate a strutture sanitarie della zona. Il Cdn approva all’unanimità.