Caoria: incontro italo austriaco all’insegna della pace

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    A conclusione dei lavori di ripristino da parte degli alpini del cimitero di guerra.

     

    Il cimitero di guerra ripristinato dagli alpini del gruppo di Caoria durante la cerimonia alla quale hanno partecipato centinaia di alpini, autorit e rappresentanze dei Kaiserjger e della Croce Nera austriaca. Il presidente della sezione di Trento Dematt durante il discorso sul Cauriol.
    Accanto a lui l’arcivescovo di Trento monsignor Bressan.

     

    Solenne raduno italo austriaco a Caoria, nella valle scavata dal torrente Vanoi cui fa corona la catena del Lagorai teatro di mitiche battaglie nella Grande Guerra. L’occasione stata data dalla conclusione dei lavori di ripristino e riordino da parte degli alpini del gruppo di Caoria, in collaborazione con la sezione di Trento, del cimitero di guerra nel quale riposano soldati italiani ed austro ungarici. Caoria, durante il primo conflitto mondiale, si trov praticamente sulla linea del fronte e divenne territorio italiano, poi ancora austriaco e infine ancora italiano. La popolazione sub una serie di internamenti: prima dagli austriaci che la ritenevano troppo filo italiana e quindi pericolosa, poi dagli italiani per metterla al sicuro dalla guerra che veniva combattuta proprio su quelle vallate e montagne.
    Con il tempo, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, il cimitero venne abbandonato. Oggi stato restituito alla memoria e alla collettivit ed ha ospitato una cerimonia austera e piena di significato all’insegna di quegli incontri italoaustriaci per la pace curati dal console onorario d’Austria Mario Eichta, in collaborazione con tante sezioni e gruppi dell’arco alpino e con la Croce Nera austriaca e le associazioni consorelle d’Oltralpe. Del resto, in questo momento storico gli alpini di entrambi i Paesi sono impegnati in un’azione comune e assieme a reparti della Comunit europea nella difesa della pace nei Balcani.
    A Caoria, dunque, c’ stata una due giorni dedicata a una serie di manifestazioni durante un fine settimana. Sabato c’ stata l’ascensione al monte Cauriol, dove alpini delle sezioni di Trento, Belluno, Vicenza e Genova con vessilli e centinaia di gagliardetti, il console onorario Eichta, autorit della Provincia autonoma di Trento e una folta delegazione dell’Associazione Kaiserjger e della Croce Nera austriaca hanno assistito ad una S. Messa in suffragio di tutti i Caduti concelebrata con i cappellani alpini dall’arcivescovo di Trento monsignor Bressan. Accompagnava il rito il Coro Monte Cauriol della sezione di Genova.
    Il giorno dopo, domenica, cerimonia conclusiva al cimitero di guerra di Caoria, ripristinato dagli alpini del locale gruppo in collaborazione con il Comune di Canal San Bovo il cui sindaco, Fulvio Micheli ha coinvolto gli altri sindaci della valle del Vanoi. Il Coro Monte Cauriol e la Fanfara della brigata alpina Julia hanno solennizzato i momenti salienti della cerimonia.
    Il significato e il valore altamente morale dell’opera di ripristino eseguita dagli alpini sono stati messi in risalto dal presidente della sezione di Trento Giuseppe Dematt, mentre il sindaco Micheli ha ringraziato quanti si sono adoperati per il recupero di questa testimonianza storica, perenne monito alla pace.