Cadore: ottant'anni …e avanti!

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    Un traguardo così significativo (che in questi ultimi mesi ha riguardato molte sezioni italiane) andava festeggiato con impegno e in modo non scontato. Antonio Cason, presidente della sezione Cadore, assieme al consiglio direttivo, avevano deciso di rivolgere uno sguardo doveroso al passato al fine di trovare nuova forza e nuovo impulso per le attività future, tenendo anche conto dell’incertezza per il domani della nostra associazione. Ecco allora che la festa degli 80 anni della sezione si è articolata in tre grandi appuntamenti: la presentazione del libro storico Ottant’anni e avanti , sabato 19 ottobre, la grande cerimonia commemorativa domenica 20 ottobre, e la consegna dei Riconoscimenti di merito Ana Cadore domenica 27 ottobre.
    Il libro storico, con il sottotitolo La storia della sezione Ana Cadore dal comandante Fanton ad oggi , curato da un gruppo di lavoro composto da Pierluigi Bergamo, Guido Buzzo, Renzo Carbogno, Livio Olivotto e Antonio Toffoli, è stato presentato dal capo redattore de L’Alpino, Giangaspare Basile, nella prestigiosa sede della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve, affollata di alpini e amici degli alpini.
    Il volume ricco di una ampia documentazione fotografica, traccia la storia della sezione partendo dalle origini e ripercorrendo le vicende che hanno reso gli alpini interpreti autentici di antichi valori, oggi stemperati nella omologazione diffusa. Grande spazio è stato riservato ai gruppi e alle attività fondamentali della sezione: lo sport, ricco di allori prestigiosi, la protezione civile, nata negli anni ’90 ed in continua espansione, il giornale sezionale Sote le crode , la sede sezionale di Calalzo, inaugurata nel 2001.
    Ma rilievo è stato anche dato alla memoria e agli eventi di questi 80 anni, su tutti, gli eventi del tragico eccidio di Cima Vallona, e l’impegno per i fradis furlans dopo il terremoto del 1976 e ai personaggi di rilievo per la sezione.
    Parole di vivo compiacimento sono state spese dal vicepresidente nazionale vicario ANA Corrado Perona, che ha apprezzato l’impegno di Cason e dei suoi alpini per la degna celebrazione dell’evento. Per la cerimonia ufficiale a Calalzo, domenica 20 ottobre, uno splendido cielo azzurro ha reso ancora più luminosi i colori dell’autunno cadorino, con il paese tappezzato dai numerosi tricolori esposti su tutte le case. Le note della Fanfara Alpina di Conegliano hanno scandito alla perfezione i momenti ufficiali della giornata, cui hanno partecipato moltissime autorità: con il vicepresidente vicario Perona era presente il vice presidente nazionale Luciano Cherobin, i consiglieri nazionali Vittorio Brunello e il presidente della sezione di Belluno e revisore dei conti Arrigo Cadore; numerosi sindaci, in testa Ernesto Passuello di Calalzo, e altre autorità.
    A Pierluigi Bergamo, speaker della manifestazione, è toccato il compito di ricordare le origini della sezione, nata proprio a Calalzo, nel 1921, prima come gruppo ANA aggregato alla sezione di Belluno, poi nel 1922 come Sezione ‘Cadorina’ autonoma, con Arturo Fanton primo Comandante. ‘Non possiamo nascondere ha affermato Bergamo la preoccupazione per il nostro futuro. Per
    volontà e decisioni che provengono dall’alto e che non siamo in grado di contrastare, nonostante il quotidiano esempio di efficienza e disponibilità dei nostri nuclei di Protezione Civile, lentamente e inesorabilmente i nostri Reparti e le nostre file si stanno assottigliando verso l’estinzione.
    Ovviamente noi siamo più che convinti che queste decisioni siano sbagliate e quindi non intendiamo mollare. Intendiamo continuare a dimostrare che la nostra presenza sul territorio è fondamentale per la comunità’.
    Dell’ultimo appuntamento dedicato alla consegna dei Riconoscimenti ANA Cadore, diremo nel prossimo numero.


    Livio Olivotto