BRESCIA – Sul sentiero dei Padri

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    Le valli e le vette che fanno da corona al Monte Grappa e che quasi cent’anni fa videro i soldati italiani fermare l’avanzata austro-ungarica dopo la rotta di Caporetto, sono state lo scenario dell’annuale operazione di recupero delle testimonianze della Grande Guerra, organizzata dai bocia della Sezione di Brescia. Una quarantina di alpini con mezzi, tende e attrezzature, ha raggiunto Casara Andreon, già comando del 38º Gruppo obici pesanti campali durante la Grande Guerra e ora campo base per i volontari impegnati nel ripristino delle innumerevoli postazioni belliche presenti nell’area. 

     

    L’alzabandiera ha dato il via a questa nuova avventura. Il primo giorno, di buon mattino, con badili, picconi, secchi e motoseghe, abbiamo raggiunto il tratto di trincea assegnataci. Risalire le scale in pietra, attraversare i luoghi in cui erano posizionate le baracche, passare davanti agli ingressi dei ricoveri in caverna e degli osservatori e proseguire lungo i trinceramenti coronati da muretti a secco, è stato come fare un salto indietro nel tempo, tutto questo grazie, soprattutto, all’opera di recupero portata avanti in questi anni dai volontari dell’Associazione “Musei all’Aperto”.

    Giunti sul posto e formati i vari gruppi, abbiamo cominciato di gran lena: alcuni alpini hanno ripulito lunghi tratti di trincee, altri spostato rocce e massi, gli specialisti della nostra Protezione Civile hanno disboscato la zona da arbusti e ramaglie cresciute nel corso degli anni. Dopo qualche ora, purtroppo, una pioggia battente ci ha costretti a tornare il più in fretta possibile al campo base. Il giorno successivo, tornato il bel tempo, abbiamo ripreso celermente i lavori, forse anche troppo celermente, tanto che a metà mattinata Gianni Bellò e Diego d’Agostino, responsabili del cantiere per conto dell’Associazione “Musei all’Aperto”, hanno messo un freno all’attività perché, oltre ad aver rimesso in sesto il “nostro” tratto di trincea, ci eravamo allargati a settori già destinati ad altri gruppi di volontari.

    Abbiamo così mostrato al nostro Presidente Gian Battista Turrini, arrivato nel corso della mattinata, i trinceramenti sistemati e ripuliti. Nel pomeriggio siamo andati in visita all’imponente Sacrario di Cima Grappa, custode delle spoglie di oltre 12mila soldati italiani e 10mila austroungarici, per deporre una corona d’alloro in ricordo di tutti i Caduti offerta, come sempre, dal generoso artigliere da montagna Angiolino Salvalai. L’appuntamento per i bocia della Sezione di Brescia è per l’anno prossimo, sempre sul sentiero dei Padri.

    Giuseppe Lamberti