BOLZANO – Monumento alla fratellanza

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    Il 12 novembre 1955 nasceva, per volontà di 18 alpini allora poco più che ragazzi, il gruppo alpini di San Giacomo. Negli anni un pensiero ricorrente è stato quello di realizzare un’opera che superasse in forza emotiva la statua lignea di San Giacomo, l’altare nella cappella della Chiesa parrocchiale e la formella della Via Crucis del Cireneo che aiuta Cristo a portare la Croce. 

     

    L’obiettivo è stato raggiunto esattamente dopo sessant’anni e due giorni dalla fondazione. Si tratta di un blocco di pietra di Aurisina, sormontato da due cappelli fusi nel bronzo: quello alpino e quello dei combattenti di lingua tedesca (nella foto). Sono posti non uno di fronte all’altro, ma affiancati a confermare le scritte “A tutti i Caduti” e “An alle Gefallenen”.

    Non poteva mancare in dimensioni più contenute la dicitura: “Nel 60º di fondazione del gruppo alpini di San Giacomo”. Alla cerimonia erano presenti il vessillo sezionale, il Gonfalone del Comune di Laives e quello dei Frontkämpfer.

    Il Capogruppo Stefano Bordin ha parlato del forte significato dell’inaugurazione del monumento in una terra come l’Alto Adige, l’autore dell’opera Giovanni Bassi di Artegna del Friuli ha invece spiegato le simbologie e l’idea adottata nell’esecuzione, il sindaco di Laives Christian Bianchi ha avuto parole di plauso e incoraggiamento.

    Il parroco don Ivo Costanzi ha quindi benedetto il monumento, al suono del “Silenzio” e dell’inno “Ich hatte einen Kameraden”.