BERGAMO Il plauso delle autorit al Libro Verde

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    Ricordare i morti aiutando i vivi : il motto coniato dall’amato ex presidente nazionale Leonardo Caprioli, non è solo una bella frase, è un imperativo morale per tutti gli alpini. Lo dimostra il Libro Verde della Solidarietà 2008 presentato a Bergamo giovedì primo ottobre alla Sala Traini del Credito Bergamasco. Alla serata, organizzata dal consigliere nazionale Antonio Arnoldi, hanno preso parte autorità civili e militari.

    Dal 2001 ha spiegato Cesare Lavizzari, vicepresidente nazionale ANA cerchiamo di raccogliere le cifre della solidarietà alpina. Non è facile poiché le penne nere ritengono la solidarietà un comportamento ordinario e non amano esibire ciò che fanno. Le cifre di quest’anno riguardano solo il 62 della reale attività e corrispondono a 5.663.743 di euro in somme devolute e 1.734.130 ore lavorative . Per essere ancora più pragmatici le ore prestate in lavoro sono state quantificate sulla base della retribuzione di un manovale (pari a 27,52 euro) secondo il prezziario delle opere pubbliche della Regione Lombardia. Si arriva così ad una somma di oltre 53 milioni di euro. Perché gli alpini superano la loro naturale ritrosia e quantificano la solidarietà?Perché vogliono semplicemente mostrare che in Italia c’è molta gente che fa del bene, ma che purtroppo non fa notizia , ha aggiunto Lavizzari.

    Al presidente della sezione di Bergamo Antonio Sarti il compito di illustrare i numeri della solidarietà bergamasca: Dietro alla somma devoluta di 1.082.989 euro e alle 247.249 ore ci sono molte emozioni: fatica, ma anche la gioia degli alpini che lavorano per gli altri . Un lavoro destinato alle comunità grandi e piccole, perché in Lombardia in ogni paese c’è un gruppo alpino sempre pronto e disponibile , ha sottolineato Marcello Raimondi, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. Un ruolo riconosciuto anche dalla Provincia rappresentata da Roberto Magni, presidente del Consiglio provinciale: Gli alpini sono un punto di riferimento importante e mostrano una nuova via per servire la Patria .

    Un grazie per tutto il lavoro svolto è stato rivolto alle penne nere dal prefetto Camillo Andreana: Mi scuso per non avervi seguito molto nelle vostre attività, ma prometto che sarò con voi all’adunata del 2010 a Bergamo . Apprezzamento è stato espresso dal vicesindaco Gianfranco Ceci: La città sta aspettando la grande festa della prossima Adunata, che va preparata con attenzione. Sono felice di prendere parte alla task force che sta organizzando l’evento. Il Comune è vicino a voi poiché voi siete vicini alla città , ha concluso riferendosi al volontariato, alla Protezione civile, alla sicurezza che vede gli alpini sempre in prima linea.

    Per il comandante del Comando militare Lombardia, gen. Camillo De Milato, l’esercito si sta alpinizzando come mentalità: si sta muovendo verso compiti di solidarietà. In Afghanistan ci preoccupiamo soprattutto di quanti afghani riusciamo a salvare . Tra gli ospiti anche gli alpini in servizio a Bergamo per l’operazione Strade sicure tra cui il capitano Alessandro Fochesato: L’accoglienza è stata ottima. Ci sentiamo a casa .

    Laura Arnoldi

    Pubblicato sul numero di dicembre 2009 de L’Alpino.