BERGAMO – Gli alpini battono la pioggia

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    Un vero e proprio nubifragio ha accompagnato la prima parte della sfilata a Clusone (nella foto). Nonostante ciò sin dal primo mattino le vie del capoluogo dell’Alta Valle Seriana pullulavano di alpini per la 36ª adunata della Sezione di Bergamo. Provenienti da tutta la provincia, si sono contate quasi 3mila penne nere nella cittadina “baradella”; non certo un primato per la Sezione orobica, ma, dato il tempaccio, un numero di tutto rispetto. Prima della sfilata ha avuto luogo la consegna del “Premio dell’Altopiano”, ideato e promosso da anni dai Gruppi della zona e intitolato a Leonardo Caprioli, storico Presidente nazionale.

    La targa è stata consegnata da Marco Caprioli, figlio di Nardo, a padre Arturo Spelgatti, che dal 1981 tiene viva e attiva la “Casa dell’Orfano” di Ponte Selva, struttura nata dall’impegno di monsignor Giovanni Antonietti, alpino e cappellano militare, subito dopo la Grande Guerra per ospitare e assistere i tanti orfani dei Caduti. Ora la struttura continua a perseguire finalità di carattere sociale. Sono seguiti gli interventi del coordinatore di zona Andrea Bianchi, del Capogruppo di Clusone Paolo Tanza, del Presidente sezionale Giovanni Ferrari, del Consigliere nazionale Carlo Macalli e del comandante del 3º da montagna della Julia, col. Romeo Tomassetti.

    Poi la sfilata con in testa i ragazzi dei campi scuola, una settantina di sindaci scortati dai gonfaloni, i militari in armi, i vessilli sezionali – tra cui quello del Sudafrica scortato dal presidente Tullio Ferro, giunto da Johannesburg – duecentoventi gagliardetti e una fiumana di alpini con striscioni a tema. Centinaia di persone hanno fatto da cornice al corteo, accompagnandolo con calorosi applausi. Giunti al campo sportivo comunale c’è stato il passaggio della stecca dal Capogruppo di Clusone a quello di Scanzorosciate, dove l’anno prossimo si svolgerà l’adunata sezionale. La manifestazione finale era stata preceduta da un campo scuola per i ragazzi, quattro giorni dal 29 agosto al primo settembre a Songavazzo; da una mostra sulla Grande Guerra dal 2 settembre, presso i portici di Piazza Orologio; una rassegna di canti con i cori Ana Sovere, Val di Scalve e Idica di Clusone nel teatro Tomasini; il giorno dopo la rappresentazione teatrale “Sora, l’alpino che sciolse i ghiacci”, con il coro Ana di Ardesio e la compagnia teatrale “Comici e Cosmetici” di Villa d’Ogna.

    Alla vigilia, il sabato, vi è stata una sfilata fino al monumento ai Caduti per l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro per poi raggiungere la casa di riposo Sant’Andrea per una visita agli ospiti, con musica e buffet. Un’iniziativa che ha gratificato in modo particolare i veci che vi dimorano. Infine la sera la Messa nella basilica di Clusone e un carosello della fanfara alpina di Rogno presso l’oratorio del paese. Ancora una volta gli alpini hanno vinto, battendo anche la pioggia.

    Il merito va principalmente alle penne nere dell’Alta Valle Seriana Est, zona 17, che comprende i Gruppi di Clusone, Cerete Alto, Cerete Basso, Fino del Monte, Onore, Presolana, Rovetta, San Lorenzo e Songavazzo.

    Luigi Furia