Auguri, Firenze!

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    L’emergenza sanitaria per il Covid- 19 ha fatto saltare tutti grandi eventi degli ultimi due anni, compreso il raduno del 4º Raggruppamento che si doveva svolgere originariamente ad Assisi nel settembre 2020 – poi rimandato a quest’anno – diventando così, almeno nei propositi, l’evento centrale per celebrare degnamente i primi cento anni della Sezione di Firenze. La situazione, purtroppo, non è andata secondo le aspettative ma agli alpini della Sezione e al loro Presidente Francesco Rossi sembrava doveroso ricordare quel lontano luglio del 1921.

    In mezzo a mille difficoltà, dovute principalmente all’incertezza dell’evolversi dell’emergenza, si è deciso di dare vita a una serie di eventi di portata limitata per aprire ufficialmente l’anno del Centenario. Grazie alla collaborazione del Comune e della diocesi di Firenze è stato possibile organizzare, in tempi relativamente brevi, per la mattina del 24 luglio, un incontro con le autorità nel maestoso Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Il tutto sotto il vigile controllo dei volontari delle squadre sanitaria e logistica dell’unità di Protezione Civile della Sezione, incaricate di seguire il rigoroso protocollo preparato appositamente per l’occasione.

    Lo spazio è riuscito a contenere la quasi totalità dei rappresentanti dei Gruppi della Sezione con i loro gagliardetti e gran parte dei sindaci dei rispettivi Comuni, le autorità civili e militari, alcune rappresentanze delle associazioni d’Arma locali e le delegazioni della Sezione Bolognese- Romagnola e delle altre due Sezioni toscane: Pisa-Lucca-Livorno e Massa Carrara-Alpi Apuane. Il Presidente della Sezione di Firenze, Francesco Rossi, ha accolto alpini e autorità con un caloroso benvenuto, ringraziando per la presenza.

    Sul palco si sono avvicendati l’assessore Elisabetta Meucci, in rappresentanza del sindaco, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il past-president della Sezione Marco Ardia, il Presidente della Sezione fiorentina del Cai Giuseppe Ciabatti e il Consigliere nazionale Antonio Di Carlo. Il sottoscritto e Piero Ferrari hanno invece tratteggiato la storia degli alpini fiorentini; il tutto inframezzato dalle cante del coro sezionale “Su Insieme”, che aveva aperto la cerimonia con l’Inno degli Alpini e con quello nazionale. A conclusione dell’incontro è stata consegnata una targa ricordo con il logo del Centenario della Sezione di Firenze alle varie autorità e ai rappresentanti dei gruppi alpini che compongono la Sezione.

    Grande festa è stata fatta ad uno dei pochi reduci della Sezione rimasti, Osvaldo Bartolomei, classe 1922, del Gruppo Abetone, reduce di Russia con il battaglione sciatori Monte Cervino; l’altro reduce classe 1921, Narcisio Ventura del Gruppo di Vaiano, non ha potuto partecipare per un piccolo imprevisto dell’ultimo momento, comprensibilissimo vista l’età. Narcisio ha partecipato alla Campagna greco-albanese con il battaglione Trento ed è stato Internato Militare Italiano.

    Nella vicina basilica di San Lorenzo mons. Giancarlo Corti, vicario generale della diocesi, ha celebrato la Messa in ricordo di tutti i Caduti. Nella sua omelia ha reso omaggio all’impegno e al sacrificio che gli alpini hanno messo in campo nei quasi 150 anni di vita del Corpo, sia con la divisa che da civili, uniti da quello speciale collante che è la solidarietà, rivolta verso il compagno morente o il cittadino in difficoltà.

    Il Presidente sezionale Rossi ha recitato la Preghiera dell’Alpino, in sottofondo il “Signore delle Cime” cantato dall’altro coro sezionale, quello “del Mugello”, che ha accompagnato la celebrazione religiosa. È stata una breve, emozionante ed intensa mattinata, vissuta nella speranza possa essere il “calcio d’inizio” di altri eventi più o meno grandi che la Sezione è intenzionata ad organizzare nell’arco dell’anno, anche a livello locale, nella sua vasta area di competenza. Con l’auspicio che l’affievolirsi della pandemia ci permetta, finalmente, di incontrarci in libertà nella splendida Assisi a settembre del 2022.

    Daniele Tigli

     

    I primi cento anni della Sezione

    È la sera del 20 luglio 1921 quando un gruppo di alpini, reduci del primo conflitto mondiale, si ritrova nella sede del Cai di Firenze, nella centralissima via Tornabuoni. Nasce così la Sezione Toscana dell’Associazione Nazionale Alpini che già alla fine dello stesso anno, avuto il via libera dalla Sede Nazionale, è in grado eleggere il primo Consiglio di Sezione e il primo Presidente, il cap. Francesco Mariotti. Malgrado gli unici mezzi d’informazione siano il passaparola o qualche sporadico articolo di giornale in occasione di qualche commemorazione, in breve tempo la Sezione riesce a raccogliere intorno a sé un consistente numero di alpini in congedo e in armi, sparsi per le varie province toscane, da Grosseto a Lucca, passando da Siena e Arezzo.

    Nel 1931 con la nascita della Sezione di Pisa, la Sezione Toscana assume la denominazione attuale di Sezione di Firenze. Dal 1972 è intitolata a Giuseppe Amati (scomparso pochi mesi prima), carismatico Presidente della Sezione tra il 1947 e il 1965. Figura di spicco a livello sezionale e nazionale, essendo stato uno dei promotori del recupero del rifugio Contrin, le cui sale sono state affrescate da un grande amico degli alpini fiorentini, Folco Cianfanelli, creatore tra l’altro di molti manifesti delle Adunate nazionali. Sul vessillo sezionale spiccano le Medaglie d’Oro al V.M. al sergente Novenio Bucchi e ai tenenti Lorenzo Brosadola e Villy Pasquali. La Sezione ha avuto l’onore di organizzare ben tre Adunate nazionali nel capoluogo Toscano: nel 1937, 1957 e nel 1975.

    Due sono stati invece i raduni del 4° Raggruppamento ospitati nel territorio della Sezione (nel 2002 a Firenzuola e nel 2008 a Firenze), in attesa di poter svolgere il terzo ad Assisi, inizialmente programmato per il 2020 e attualmente spostato nel 2022 a causa dell’emergenza sanitaria. Dal 2012 ha riorganizzato la propria unità di Protezione Civile, raccogliendo sotto un unico cappello le attività delle singole squadre operanti a livello di Gruppo sin dagli inizi del nuovo secolo e che oggi può contare su circa 120 volontari, tra alpini, aggregati e amici, suddivisi in 8 squadre territoriali che operano a stretto contatto sia con la Pc Ana nazionale che con le unità di Protezione Civile dei Comuni di residenza.

    Oggi la Sezione è guidata dal Presidente Francesco Rossi e conta 31 Gruppi disseminati per le cinque province toscane di Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo, Siena e le due province umbre di Perugia e Terni. Ha circa 1.600 iscritti, malgrado il calo sensibile di ragazzi chiamati a servire la Patria nelle Truppe Alpine già a partire dai primi anni Novanta con la soppressione di tre delle cinque brigate alpine, che ha ridotto il serbatoio di potenziali soci ancor prima della sospensione della leva.