Nella mattinata del 19 novembre si è svolta a Milano, nella prestigiosa sede di palazzo Cusani, l’annuale riunione dei presidenti di Sezione. Dopo il saluto alla Bandiera il presidente nazionale, Sebastiano Favero, in un intervento particolarmente sentito e significativo, ha sottolineato che in questo momento la situazione internazionale è particolarmente complicata e difficile sia per la guerra in Ucraina sia in Medio Oriente, mentre nella nostra società si avverte la sempre maggiore mancanza di valori e di identità soprattutto fra i giovani.
Risulta sempre più indispensabile per noi alpini riuscire a trasmettere memoria, valori e identità di popolo; la difesa della Patria è un sacro dovere sul quale costruire il nostro futuro, ricordare e riflettere sui sacrifici dei nostri padri e su coloro che sono caduti ed insistere per pretendere che ci sia più attenzione ai valori per noi sacri e non discutibili.
Il presidente ha poi parlato della “Giornata della memoria e del sacrificio alpino” che si svolgerà a Milano con un convegno sul generale Maurizio Lazzari de Castiglioni, “giusto fra i giusti” e proseguirà nel pomeriggio presso il memoriale della shoah, dimostrando l’unità di intenti e di partecipazione alla successiva Giornata della memoria. Si è proseguito con un’analisi dell’andamento del tesseramento 2023 che vede una flessione di minor entità rispetto agli anni precedenti, condizionati dalla pandemia, con il “risveglio” di oltre 8mila alpini dormienti. Pensando al futuro associativo è stato evidenziato il notevole successo dell’iniziativa legata ai Campi scuola con oltre 700 ragazzi partecipanti a fronte di richieste di adesione ben superiori.
La macchina organizzativa dell’Adunata nazionale è in moto, sono state anticipate informazioni logistiche ed orari e percorsi di cerimonie ed eventi che verranno comunicate a breve e illustrato il motto dell’Adunata “Gli alpini sono uomini di pace”. Compiutamente illustrata la situazione relativa al Terzo settore e al nostro posizionamento come associazione d’arma, rimaniamo in attesa dell’approvazione del disegno di legge che potrà consentirci la partecipazione al pari degli enti religiosi.
È stata quindi affrontata una molteplicità di argomenti fra cui la corretta redazione dei bilanci sezionali, la valutazione se svolgere le Alpiniadi, invernali e estive in anni alterni, il corretto impiego del Labaro e dei vessilli e sono state anticipate alcune iniziative come il pellegrinaggio della famiglia alpina a Loreto e l’iniziativa di raccolta fondi in favore della popolazione locale, promossa in collaborazione con il generale Fontana, comandante della Taurinense che a breve verrà impiegata in Libano. Gli interventi dei presidenti di Sezione sono stati numerosi, brevi, mirati e costruttivi: fra gli argomenti affrontati, il futuro associativo con la proposta di sperimentale la partecipazione rappresentativa alla vita associativa da parte degli amici degli alpini e la necessità di rivisitare l’attuale regolamentazione delle attività della Protezione civile.
È emersa la necessità di dare un senso di unitarietà di intenti alle nostre iniziative, comprese quelle di raccolta fondi in corso per il Mozambico e per l’Emilia Romagna, sottolineando che la nostra Associazione, pur vivendo un momento complicato, è ancora ben salda, unita e possiede la capacità di resilienza e di adattamento alle situazioni variabili del contesto in cui opera, senza snaturarsi o perdere i propri valori fondanti.
Giorgio Cellerino