Con il numero 1 dell’anno 2021 la rivista Penne Nere astigiane, riservata agli oltre tremila associati astigiani all’Ana, ha spento le sue prime 50 candeline. Un numero particolare che entra nella storia dell’editoria astigiana. Il primo numero vide la luce nel 1971 e ha continuato interrottamente per mezzo secolo. «Con tutta la redazione – ha dichiarato Fabrizio Pighin, Presidente sezionale – abbiamo deciso di celebrare questo compleanno senza grandi festeggiamenti.
Il periodo ci impone una certa riservatezza. Lo dobbiamo a tutte le persone scomparse a causa della pandemia e nel ricordo di tanti, troppi alpini che sono “andati avanti”». Il primo mezzo secolo di vita del giornale verrà ricordato sulla rivista. In copertina si ricorda la prima pagina dello storico numero 1 e, all’interno, un poster celebrativo che si può staccare e incorniciare. Vi sono alcune pagine dedicate alle copertine che hanno sancito i primi 50 anni della storia dell’informazione della Sezione e alle due storiche Adunate nazionali, quella del 1995 e quella mitica ed insuperabile del 2016.
Chiaro e diretto il primo editoriale dell’allora Presidente della Sezione di Asti, Sergio Venturini: “…Sentivamo – scriveva – il dovere di fare conoscere la funzione morale che la Sezione svolge nella vita astigiana…”. Così è nato Penne Nere, con una testata semplice ma di grande formato, con il titolo che rappresenta tutti gli alpini, li riassume, li rappresenta, li impegna. Poi le tre torri astigiane famose, la torre di Santa Caterina, la torre Troyana, e la torre di piazza Roma, con a fianco tre penne nere e poi sul lato destro il simbolo dell’Ana.
In 50 anni il giornale della Sezione astigiana è passato dal cartaceo opaco al patinato, dal bianco e nero al colore, dal formato tabloid all’A4. Ora è anche on line sul sito anaasti.it. Il giornale viene stampato dalla tipografia Teamservice di Asti, con il contributo del Centro Servizi volontariato di Asti e Alessandria.
Giorgio Gianuzzi