Artigliere del Conean

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    Umberto Cicigoi, caporal maggiore reduce della Seconda guerra mondiale e decorato al Valor Militare, è stato ospite della caserma Lesa a Remanzacco. È stata questa l’occasione per “reintegrarlo nei ranghi” del Reggimento, dal momento che, durante la guerra fu inquadrato nella 14ª batteria del gruppo Conegliano che, ora come allora, apparteneva al 3º artiglieria da montagna.

    La visita è cominciata con l’alzabandiera sul piazzale dell’adunata, con Umberto ancora in forze nonostante le quasi cento primavere (compirà 100 anni a dicembre), inquadrato con i reparti della Lesa (oltre al 3º, il reggimento Logistico della brigata Pozzuolo del Friuli). Umberto ha quindi portato il suo saluto e la sua testimonianza di valore, dedizione e sacrificio; al termine è stato abbracciato dai militari in armi che gli si sono raccolti attorno.

    È seguito il momento più toccante, quando Umberto ha salutato la Bandiera di Guerra che ha servito nei fatti d’arme che lo hanno visto protagonista e che ha ricordato, con lucidità e commozione, conversando con il comandante della Julia, gen. Vezzoli, che ha voluto essere presente all’incontro e con il comandante di Reggimento, col. Tomassetti. Umberto fu decorato con la Croce al Valor Militare sul fronte greco-albanese, quando, sulla Vojussa, con calma e sprezzo del pericolo sotto il fuoco delle artiglierie nemiche, continuava a svolgere il proprio incarico, poi nel 1942 partì per la Campagna di Russia.

    Qui si meritò la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per atti di eccezionale valore: sotto l’attacco dei carri armati e della fanteria nemica di gran lunga superiori per numero, caduti alcuni commilitoni della sua squadra, continuava a sparare efficacemente col proprio obice e, serrato da vicino da nuclei di fanteria russa, li contrassaltava alla baionetta! Contribuiva così a ristabilire la sicurezza della posizione: “Devant al Conean o si scjampe o si mur”! (davanti al gruppo Conegliano o si scappa o si muore) è il motto della valorosa unità.

    Riuscì a tornare in Patria dopo la lunga ed estenuante ritirata, con i piedi congelati e la pleurite. Umberto è stato incontrato quasi per caso durante una commemorazione alpina nelle Valli del Natisone da cui proviene (è nativo di Drenchia). Di lì la volontà del col. Tomassetti di tributargli la giusta riconoscenza da parte degli artiglieri di oggi per l’esempio dato e le virtù incarnate, proprio alla vigilia della festa di Corpo dell’Artiglieria, che si festeggia il 15 giugno in ricordo della battaglia del Solstizio del 1918 quando gli esiti dei combattimenti spianarono la strada alla vittoria definitiva.

    L’incontro è stato possibile grazie al Presidente della Sezione di Cividale, Antonio Ruocco (presente all’evento), che si è adoperato affinché tutto ciò si potesse realizzare nel segno del legame di fattiva collaborazione che unisce l’Ana agli alpini in servizio.