Anima Alpina

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    Per non dimenticare. È questo l’obiettivo di Anima Alpina, il primo film documentario interamente dedicato agli alpini, eroi di ieri e di oggi, un omaggio al loro valore militare ma anche al loro grande spirito patriottico che li porta ad esserci sempre per il proprio Paese. Attraverso uno scambio di lettere tra un giovane alpino al fronte e la sua morosa, vengono ricostruiti gli anni difficili della Grande Guerra, quando le truppe di montagna erano impegnate a difendere i nuovi confini italiani che, dopo la sanguinosa guerra contro l’Austria, coincidevano quasi interamente con l’arco alpino, mentre le donne erano a casa, dovevano mandare avanti il lavoro nei campi e la famiglia. Una ricostruzione del passato quindi, resa possibile grazie al contributo di storici e rievocatori che hanno permesso di rivivere con il cuore e con la mente il ruolo delle nostre penne nere nel primo conflitto mondiale. «L’idea di realizzare questo film – spiega il regista Alex Cavalcanti – è nata da una amicizia, quella che da circa un anno mi lega a Giovanni Schievenin, produttore di Prosecco in Valdobbiadene. Grazie a lui ho scoperto un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni. Ho avuto l’onore di conoscere tanti alpini ed ho sentito il desiderio di raccontare la loro grande storia». Da quando nel 1872 sono nati come forza armata, gli alpini hanno combattuto battaglie, sfidato la natura più impervia, affrontato sacrifici al limite della resistenza umana. Tutto per quel grande senso patriottico che li ha sempre contraddistinti. Ma il film non è solo questo, non racconta solo gli anni che furono. In una continua alternanza tra passato e presente, l’opera di Alex Cavalcanti vuole celebrare il grande valore umano delle nostre penne nere, oggi un vero e proprio esercito di pace. “Per gli alpini non esiste l’impossibile” recita il motto che ha animato l’Adunata di Trento nel Centenario dalla Grande Guerra. Ed è proprio così perché quando serve, loro ci sono: sono disposti a rimboccarsi le maniche per sostenere i più bisognosi, per raccogliere fondi e per portare aiuti alle popolazioni colpite dalle catastrofi naturali che in questi ultimi cent’anni hanno più volte messo a dura prova il nostro Paese. Sempre agendo senza nessun tornaconto, lontano dai riflettori e gratuitamente. «Quando le persone del posto hanno capito che volevo valorizzare il loro territorio mettendo a disposizione la mia creatività – ha aggiunto Cavalcanti – è esploso un entusiasmo generale e tutti i cittadini, le istituzioni e gli alpini stessi mi hanno aiutato per poter realizzare questo film». Gli alpini rappresentano una grande risorsa per la nostra Italia, un esempio di umanità, coraggio ed impegno solidale. «Mi auguro che molti giovani vengano a vedere il mio film. Devono capire l’importanza di difendere e valorizzare il nostro Paese», ha concluso il regista. Ne è convinto anche Sebastiano Favero, il Presidente dell’Ana che ha accolto con grande entusiasmo il progetto: «Sono contento di questo film e di come metta in luce il cuore grande e generoso degli alpini. Se tutti avessero lo stesso atteggiamento forse l’Italia, forse l’Europa, forse il mondo intero sarebbe un posto migliore». Parte del docu-film Anima Alpina verrà proiettato a Milano dal 10 al 12 maggio, in occasione dell’Adunata che celebra i cent’anni dalla fondazione Ana. Sarà inoltre possibile ritirare il Dvd all’apposito stand. Per prenotarlo consultare il sito www.animaalpina.it

    Maria Lucia Panucci