Anche un gruppo mobile dell'ospedale da campo all'esercitazione di P.C.

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    Sul territorio delle comunit montane dell’alto e del basso Sebino e della Val Cavallina.

    Anche un gruppo mobile dell’ospedale da campo all’esercitazione di Protezione civile Nelle giornate di sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, a conclusione delle manifestazioni celebrative dell’Anno Internazionale delle Montagne 2002 promosse dalle Comunit Montane dell’Alto Sebino, Basso Sebino e Val Cavallina, si sono sviluppati i temi: Montagna e protezione del territorio e Montagna e tutela ambientale.
    stato dato quindi spazio agli interventi di Protezione civile sul territorio delle Comunit ed in particolare sui Colli di San Fermo.
    Un valido supporto sanitario alla esercitazione, che ha visto impegnati sabato i boscaioli di varie regioni italiane e domenica le squadre antincendio, stato prestato dall’Ospedale da Campo ANA, presente con due ambulatori mobili, uno chirurgico traumatologico ed uno rianimatorio, su veicoli VM Iveco, pi una Land Rover 130 P.U. con personale medico, infermieristico e logistico.
    Tutti i responsabili dei vari gruppi di Protezione civile sanno che, sia durante interventi in caso di calamit reale che in esercitazione per quanto ben organizzata e diretta il rischio di incidenti anche gravi non deve essere mai trascurato n sottovalutato. La presenza di una componente sanitaria adeguatamente preparata ed attrezzata e, quando possibile, con esperienza specifica nell’emergenza, da ritenersi perci indispensabile.
    noto che un intervento sanitario tanto pi efficace quanto pi viene prestato non solo in modo adeguato ma anche in tempi brevi.
    A tale scopo, durante l’esercitazione stato possibile verificare l’importante integrazione operativa fra le squadre antincendio in azione sul fronte del fuoco e quelle sanitarie. Contemporaneamente, elitrasportata sul posto la squadra sanitaria composta da un medico e da un infermiere con zaino di pronto soccorso, ha affiancato i volontari impegnati nell’opera di spegnimento mantenendo un continuo contatto radio con la base operativa dove stazionavano gli ambulatori mobili sempre pronti all’intervento in loco ed alla movimentazione. L’esperienza maturata nell’occasione ha evidenziato l’opportunit anche in occasione di analoghe esercitazioni future, di attivare sempre pi questa tipologia di intervento sincrono, al fine di ottenere linee guida uniformi, codificate ed ottimizzate.


    Ugolino Ugolini
    vice direttore G.I.M.C
    Ospedale da Campo ANA