Ambasciatori d’alpinità

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    Sono gli “ambasciatori” dell’alpinità nel mondo. Abitano – qualcuno ormai da mezzo secolo – anche a 15mila chilometri di distanza dall’Italia, dalla Patagonia al Queensland australiano, dalla British Columbia alla Germania. Eppure sono rimasti fedeli agli ideali di solidarietà e altruismo che animano le penne nere. Al Teatro Sociale, in occasione della 91ª Adunata nazionale gli alpini, si sono date appuntamento 25 delegazioni su 31 delle Sezioni e dei Gruppi autonomi all’estero, per un totale di circa 300 penne nere arrivate nel capoluogo trentino da mezzo mondo.

    Sono 1.549 gli iscritti ordinari e 1.280 i sostenitori: gli alpini all’estero, come ha sottolineato il Consigliere nazionale Ana Marco Barmasse, sono i migliori rappresentanti dell’Italia nel mondo, animati da Dna alpino e da un forte attaccamento al nostro Paese e alla nostra bandiera. Realtà che sono vivaci, come testimonia la nascita del nuovo Gruppo autonomo di Vaughan, in Canada, guidato da Danilo Cal, al quale Presidente nazionale Ana Sebastiano Favero ha consegnato ufficialmente il gagliardetto.

    A dare un caloroso benvenuto ai rappresentanti Ana all’estero, alle delegazioni Ifms (Federazione Internazionale Soldati della Montagna) e ai militari stranieri, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi, il Presidente Favero, il Presidente della Sezione Ana di Trento Maurizio Pinamonti, il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta, il comandante delle Truppe Alpine, il generale Claudio Berto, e il Presidente del Coa e Segretario generale Ifms Renato Genovese.

    Importante, soprattutto dal punto di vista simbolico, a cent’anni dalla fine del primo conflitto mondiale, anche la presenza del vice Presidente della Croce Nera Austriaca Walter Murauer che ha colto l’occasione per sottolineare l’importante collaborazione, ormai ultraventennale, con gli alpini nel recupero della memoria di tutti i Caduti. Collaborazione che anche il Presidente della Sezione Ana di Trento Maurizio Pinamonti ha plaudito nel suo intervento, ribadendo come con questa Adunata si voglia ricordare il sacrificio di tutte le genti, senza distinzione di divisa, credo religioso o provenienza.

    «Sono lieto di portare il saluto della città – ha preso parola il sindaco di Trento Alessandro Andreatta – a coloro che vengono da tutto il mondo per l’Adunata. Trento è una città internazionale, oggi lo è ancora di più perché ci siete voi. Voi ci dite che il dialogo e l’armonia tra i popoli è possibile grazie alle sezioni degli alpini all’estero». Il comandante delle Truppe Alpine, generale Claudio Berto, ha invece voluto ringraziare tutti gli alpini del mondo in quanto rappresentano con orgoglio il nostro Paese, trasmettendo valori di pace, solidarietà e fratellanza che sono diventati patrimonio di tutti.

    Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi li ha voluti ringraziare «per l’impegno a preservare e tramandare i valori degli alpini nelle comunità italiane all’estero. Siamo orgogliosi di poter ospitare qui questa Adunata e della vostra numerosa presenza. In questi giorni respiriamo nell’aria e nei cuori la parola pace. Voi che siete alpini nel mondo avete il compito di rappresentare con lo spirito alpino l’orgoglio della nostra appartenenza e lo spirito di fiducia che vi caratterizza». Ha chiuso l’incontro il Presidente nazionale Favero. «Per me – ha spiegato – è un momento importante perché mi porta a rivivere delle emozioni forti vissute da emigrante.

    Voi cari alpini siete una testimonianza vivente della capacità di stare insieme, di condividere e di quella grande forza di aiutare. Di questo vi ringrazio perché siete un simbolo sia per le comunità dove vivete, sia per noi. Siete elemento che ci fa dire che per gli alpini non esiste l’impossibile». La parola, infine, ai protagonisti della mattinata, arrivati da ogni dove per testimoniare il loro stretto legame con l’Italia. Legame mantenuto anche grazie all’Ana. «Trento – hanno ribadito i custodi dell’alpinità nel mondo – è una città che rimane nel cuore per motivi storici e d’identità nazionale. Grazie a tutti per la straordinaria accoglienza!».

    t.g.