È stato un intervento ad alto tasso di solidarietà, quello che ha convolto le unità sezionali di Protezione Civile del 1º Raggruppamento Ana, integrate da una significante aliquota del 3º Raggruppamento con mezzi pesanti e sollevatori, che si sono occupati della movimentazione dei materiali del Villaggio Olimpico, in quel di Frabosa Sottana, a Pragelato, in occasione delle Paralimpiadi internazionali.
Un intervento che ha galvanizzato i volontari e che, se possibile, li ha profondamente emozionati soprattutto per aver avvertito una solidarietà “vera”, fatta di strette di mano e di amicizia, dove, sovente, se non sempre, il più fortunato e il meno fortunato si fondono a tal punto da riconoscersi solo un grande gruppo coeso e indissolubile. «Un successo del quale, senza falsa modestia – ha commentato Gianni Gontero, Coordinatore nazionale della Protezione Civile Ana – andavamo certi da sempre. La Coppa del Mondo di sci paralimpico, sulle nevi di Prato Nevoso, nel Comune di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo, alla presenza del responsabile del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, che negli scorsi anni ha ricoperto il delicato incarico di commissario del Coni, è stato un evento che ha dato lustro e visibilità alle impareggiabili montagne olimpiche piemontesi e respiro e voglia di aggregazione per tutto il movimento paralimpico».
«L’Associazione Nazionale Alpini è da anni impegnata in una proficua collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, presieduta da Tiziana Nasi, tanto che in occasione delle Adunate nazionali gli atleti di questa federazione sfilano in testa al corteo. La Fisip ha chiesto aiuto delle Sezioni di Cuneo, Mondovì e Vercelli, per la realizzazione del campo in supporto degli atleti», ha precisato il coordinatore del 1º Raggruppamento, Paolo Rosso, al quale, anche in nome della sua lunga esperienza delle file della Protezione Civile, è stata affidata la direzione e il coordinamento di una trentina di volontari alpini. La grossa parte dello spettacolo, ovviamente, è spettata agli atleti, alle ragazze e ragazzi che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, per consegnare agli annali una edizione memorabile. Una volta spenti i riflettori, i volontari sono stati solleciti anche nei lavori per riconsegnare il sito di Pratonevoso nella sua originaria bellezza naturale.
La Fisip, che ha portato al successo nella categoria ipovedenti Giacomo Bertagnoli, doppio oro olimpico a Pyeongchan nel 2018, ha, durante le varie premiazioni, ricordato più volte la qualità del servizio svolto dalla protezione civile e l’impegno che le donne e gli uomini della Pc Ana fino ad arrivare alla dichiarazione conclusiva della infaticabile Presidente Tiziana Nasi per la quale «Senza gli alpini non si sarebbe mai raggiunto il successo di questa importante manifestazione». Anche a noi piace pensarla così, d’altro canto valori, competenza, determinazione e impegno non ci sono mai mancati: “Tasi e tira!”, anche se nelle nostre Truppe Alpine i muli non esistono più, noi alpini abbiamo imparato così bene la lezione da saperla applicare sempre.
Stefano Meroni