Alpino dell'anno all'insegna della solidarietà

    0
    59

    Fra la gente di montagna è normale darsi una mano, accorrere in aiuto di chi lo chiede, portare spontaneamente aiuto a chi ne ha bisogno. Ciò fa parte del bagaglio naturale della gente che divide lo stesso ambiente e lo stesso destino. Fra gli alpini tutto ciò fa parte di quell’alpinità che non è un concetto astratto ma un modo di vita. Per esaltare questo spirito alpino ogni anno viene dato un riconoscimento a un alpino in congedo e a un alpino in armi, protagonisti di atti, o episodi, particolarmente significativi. È un premio che viene consegnato da trent’anni dalla sezione di Savona, ideato dall’allora presidente Franco Siccardi, sergente maggiore degli alpini, medaglia d’Argento al Valor Militare, reduce di Russia. Quest’anno la consegna del premio si è svolta in una cornice resa ancora più solenne da una esercitazione di protezione civile delle sezioni del 1º Raggruppamento (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta).

    Venerdì 17 giugno hanno iniziato a confluire nella zona del Santuario di Savona i volontari della PC del raggruppamento: risulteranno circa settecento, che saranno assegnati a diversi cantieri di lavoro lungo l’alveo del torrente Letimbro, un corso d’acqua soggetto a pericolose piene, il cui letto è spesso invaso da arbusti e piante che pregiudicano il normale scorrimento delle acque. La giornata di venerdì si è conclusa con un concerto del Coro sezionale Monte Greppino . Nella giornata di sabato i settecento alpini hanno bonificato sette chilometri di torrente, mentre nelle acque prospicienti la foce del Letimbro una squadra di sub ispezionava il fondale recuperando detriti trasportati dalle piene e squadre di rocciatori del raggruppamento procedevano alla pulizia dei bastioni della storica fortezza di Priamar.

    Un fuori programma particolarmente gradito alla popolazione è stato dato da una esibizione dei cani da ricerca delle sezioni cinofile del raggruppamento. L’esercitazione si è conclusa nel tardo pomeriggio, pienamente riuscita. Ottima l’organizzazione del coordinatore della PC della sezione Renato Ferraris e di Curzio Santini del CCIO, la collaborazione del Comune di Savona, della Provincia e della Fondazione De Mari della Cassa di Risparmio di Savona per la copertura degli o­neri finanziari. In appoggio ai nostri volontari sono state impegnate motovedette della Guardia Costiera, vigili del fuoco, polizia, carabinieri e volontari della Croce Rossa. La giornata di domenica è stata dedicata alle cerimonie a corona della consegna del premio e degli attestati al merito.

    Alle 7 alzabandiera in piazza del Popolo e ammassamento. Quindi sfilata per le strade della città, aperta dalla fanfara della brigata alpina Taurinense, dal presidente nazionale Corrado Perona con il vice presidente Gian Paolo Nichele e il presidente della sezione di Savona Pier Giorgio Accinelli e il comandante del Centro Addestramento Alpino generale Finocchio. C’erano le massime autorità civili: il prefetto Nicoletta Frediani, il sindaco di Savona Franco Lirosi, l’assessore Wilma Pennino, il consigliere provinciale (alpino) Franco Delfino in rappresentanza del presidente della Provincia. In piazza Mameli è stata deposta una corona al monumento ai Caduti. Quindi la sfilata è ripresa per concludersi in piazza Sisto IV, dove è stata celebrata una S. Messa in suffragio dei Caduti.

    Poi la cerimonia della consegna dei premi. Il premio alpino dell’anno in congedo è stato attribuito a Franco Pini, del gruppo Valtesse Valverde della sezione di Bergamo; quello riservato ad un alpino in armi è stato consegnato al caporal maggiore Euclide Altavilla, del 2º reggimento Genio guastatori di Torino. Sono stati assegnati anche due attestati di merito: agli alpini in congedo Walter Pellegrini, del gruppo di Castions, sezione di Pordenone, e Marco Bavestrello, del gruppo di Santa Margherita Ligure, sezione di Genova (a parte riportiamo le rispettive motivazioni). Conclusa la parte ufficiale, tutti al rancio, consumato in allegria. Come si usa fra alpini, dopo aver compiuto il proprio dovere aiutando gli altri.