Alpini, gente perbene

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    Caro direttore, da tanto tempo volevo scriverle. L’Alpino che mi arriva a casa tutti i mesi è una bellissima lettura che attendo con ansia. L’editoriale, firmato da lei è quello che preferisco. Ho apprezzato molto “Il sole nei piccoli gesti”, quello che mi ha trasmesso è stato esattamente il mio pensiero a fronte del periodo difficile e delicato che abbiamo passato. Sono la moglie e la nipote di un alpino, a mio nonno, che combatté nella guerra 1915/1918, fu consegnata la Medaglia d’Argento e poi l’onorificenza dei cavalieri di Vittorio Veneto. Sono nata a Vittorio Veneto e fin da piccola ho respirato “aria alpina”, sono legata da tanti ricordi che mi sono rimasti nel cuore. Già dalle scuole elementari gli alpini di Vittorio Veneto facevano partecipare gli studenti alle loro iniziative e poi la domenica mattina in Piazza del Popolo ci riunivamo, alunni, maestre e cittadinanza per partecipare alle cerimonie alpine. Ricordo come fosse ora, nonostante siano passati molti anni, la visita del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Le maestre ci avevano consegnato delle piccole bandierine, avevo all’epoca sette anni. Poi nel 1980 ho sposato un alpino, gli sono stata accanto durante le iniziative del suo Gruppo, manifestazioni comprese, ma senza mai essere troppo invadente. Durante il periodo della pandemia, in questi due anni, ho cercato di confortare mio marito, che ha sentito molto la mancanza delle Adunate e degli incontri del Gruppo. Ora stiamo gradualmente ritornando alla normalità, con molto piacere di recente ho consegnato la maglia delle cerimonie a mio marito che finalmente ha ripreso le sue attività, ho visto nei suoi occhi l’emozione di ritornare e di rivedere i suoi alpini mentre usciva, indossando il suo cappello con la penna. È ritornato finalmente il rapporto umano, al di fuori degli sms e dei rapporti virtuali. Finalmente ci si può guardare negli occhi è più avanti spero che ci potremo abbracciare o stringere la mano. Abbiamo bisogno del contatto umano, è un toccasana anche per la nostra salute, la vita è fatta di piccoli gesti, ha scritto bene lei ed è bellissimo vedere il riflesso del sole in un cucchiaino. La ringrazio delle belle parole che scrive e che mi arrivano, mi allietano l’anima e mi danno forza ed energia per me, ma soprattutto per dare sostegno a chi mi sta accanto. Voglio sempre un gran bene agli alpini, oramai fanno parte della mia vita e sono orgogliosa di esserci, anche se indirettamente, in questa numerosa fameja di gente perbene.

    Isabella Zizola

    Grazie gentile signora, per gli apprezzamenti, ma soprattutto per l’animo che rivela nel suo scritto. Un animo intriso di stima e condivisione dello stile alpino. Lei è la conferma che si può essere alpini nell’animo anche senza cappello in testa.