Al Civil Protect di Bolzano

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    I saloni della Fiera di Bolzano hanno ospitato, dal 17 al 19 settembre, “Civil Protect 2021”, la fiera internazionale per la protezione civile, l’antincendio e l’emergenza. Una settima edizione che assume nuove connotazioni anche e soprattutto perché è proprio con questa manifestazione che ripartirà la stagione fieristica post pandemia. Mesi lunghi e complessi che hanno rimarcato l’importanza della Protezione Civile e della gestione delle emergenze per la nostra società.

    Civil Protect 2021 ruota intorno ad emergenza e soccorso, ma non solo: quest’anno infatti è stato dedicato un focus particolare anche alle tematiche della sicurezza e della prevenzione. La manifestazione è stata un vero e proprio punto d’incontro per chi opera nell’ambito della tutela della vita umana in tutte le sue forme e sfaccettature. A partire dalla stessa visita in fiera che, grazie al dettagliato protocollo di sicurezza Safety First, è stata più sicura di una giornata al centro commerciale. Nello specifico, tra i punti chiave dell’edizione 2021, questioni di grande attualità e interesse, quali la gestione e il contrasto dei fenomeni meteorologici estremi, purtroppo sempre più frequenti, con il contributo di esperti e responsabili di prevenzione e soccorso, nonché l’utilizzo dei droni in tali ambiti, con un’attenzione particolare alle nuove normative e alla formazione.

    Tra le presenze istituzionali che Civil Protect ha presentato in questa settima edizione, ancora una volta si è resa protagonista e meritevole di attenzione la Protezione Civile Ana, che al Salone dell’Emergenza di Bolzano ha presentato la sua acquisizione più recente a supporto degli interventi di tipo idrogeologico e di supporto emergenziale. Si tratta di una pompa idrovora Euromacchine ad alta capacità, con la possibilità di venire utilizzata in abbinamento con una doppia funzionalità, idrogeologica e per un’eventuale emergenza, essendo equipaggiata con un gruppo elettrogeno della capacità di 80 kw effettivi a 1.500 giri, sufficienti per supportare un assorbimento di 160 ampere, e, dunque, ad alimentare in modo totale e autonomo un campo di ricovero per gli sfollati.

    Dispone inoltre di una potente torre faro equipaggiata con 4 lampade a led della potenza ciascuna di 300 watt, illuminazione erogabile indipendentemente dal funzionamento del gruppo elettrogeno. Di tutto rispetto anche le caratteristiche della parte legata alla pompa del diametro di 6 pollici, con una potenza di 18 kw, mossa da un motore elettrico asincrono trifase con inverter, capace di una portata pari a 6mila litri al minuto, 360 metri cubi l’ora. Tutto il complesso è montato su un carrello trainato a 4 ruote, idoneo all’uso stradale e fuoristrada, per un agevole trasporto anche su terreni dissestati.

    s.m.