Aiuti a 360°

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    Il 4º Raggruppamento ha operato da febbraio nell’emergenza Covid con le Sezioni di Massa Carrara-Alpi Apuane, Pisa-Lucca-Livorno, Firenze e Abruzzi, ognuna sui relativi territori. La squadra sanitaria è stata invece presente all’aeroporto di Orio al Serio rispettando le turnazioni nell’attività di controllo dei passeggeri. Dai primi giorni di marzo i volontari si sono attivati presso i Centri Operativi Comunali, collaborando nell’attività di informazione alla popolazione sulle disposizioni governative di contenimento e con il servizio spesa a domicilio di medicinali e generi di prima necessità per gli anziani e le persone con patologie croniche.

    L’attività è stata assai varia e capillare su tutto il territorio: dal montaggio delle tende di pre-triage negli ospedali e nelle carceri, alla distribuzione pasti a domicilio alle persone in quarantena, alla consegna delle mascherine alla popolazione, al trasporto nei vari ospedali di dializzati e malati di tumore per la chemioterapia. E ancora al trasporto, da stazioni e aeroporti ai vari presidi ospedalieri, di medici e infermieri giunti in aiuto, al presidio dei varchi delle zone rosse in supporto alle forze dell’ordine e al servizio nei vari uffici postali in occasione del pagamento delle pensioni per evitare assembramenti.

    I volontari hanno operato nelle strutture e negli alberghi adibiti a ricoveri per la quarantena, hanno portato pacchi e buoni spesa alla popolazione per conto dei Comuni, hanno consegnato moduli per gli spostamenti e le relative informazioni nelle frazioni montane, oltre a dare un aiuto nel compilare le domande di sussidio regionale e nella conseguente trasmissione telematica all’amministrazione regionale. Oltre a tutto questo hanno continuato a svolgere le consuete mansioni, come prestare servizio nei Centri Operativi Comunali e sanificare le strade con mezzi Aib nei centri storici.

    Questo lungo elenco che ci ha lasciato quasi senz’aria ci fa dire senza esitazione: «Speriamo di esserci sempre, in aiuto delle comunità…».

    Antonio Cialella