Aggregato e volontario

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    Chi scrive è un aggregato ex ufficiale Auc dell’Esercito richiamato con il grado di capitano evidentemente purtroppo non alpino. Le faccio presente che ho lavorato per 35 anni come informatore medico-scientifico ora in pensione in ambito farmaceutico. Leggo tutti i mesi con attenzione L’Alpino e le faccio i complimenti per le lettere che pubblica molto interessanti. Inoltre le faccio sapere che nonostante non sia un cosiddetto alpino con la penna i miei valori umani coincidono con i valori degli alpini (amicizia, senso del dovere, solidarietà verso gli altri, ecc.). Ecco il motivo per cui sono entrato a far parte della grande famiglia degli alpini, inoltre sono anche volontario da tantissimi anni della misericordia come Protezione Civile. È mia convinzione che fare il volontariato con passione ti permette di dare una mano alle persone che hanno bisogno ricevendo in cambio un sorriso come ringraziamento e soprattutto stai bene con te stesso senza sentire la stanchezza e soprattutto sentirsi giovane anche se si sono superati i sessanta. L’unica piccola critica, vorrei vedere pubblicata qualche lettera se interessante di qualche aggregato perché sono convinto che ci sono aggregati validi anche se purtroppo non possono portare il cappello con la penna.

    Vincenzo Papazzo, Gruppo Valle Umbra-Terni, Sezione di Firenze

    La forma (appartenenza al Corpo degli alpini e conseguente cappello) ci distingue, ma la sostanza ci affratella. Grazie per ciò che fai. Quanto alle lettere degli aggregati non c’è alcuna preclusione alla loro pubblicazione. Quando ci dicono cose interessanti non facciamo mai la… radiografia del mittente.