Egregio direttore, nel numero di ottobre è stata pubblicata una lettera che riguardava i trabiccoli e, come al solito, si proponeva una soluzione drastica che non produrrebbe effetti. Anch’io, come la maggior parte di noi, sono infastidito da questo malvezzo che però potrebbe forse essere risolto, almeno in parte, analizzandolo un po’ più in profondità.
Come non ammettere, infatti, di aver ammirato, talvolta, alcuni di questi veicoli simpatici o addirittura artistici! Ne rammento, tra gli altri, uno attrezzato a baita alpina con tanto di fiorellini sul davanzale, qualcuno a forma di cappello alpino ed anche altri molto spiritosi e tutti fatti con “amore”. È altresì innegabile che questi veicoli attraggono l’attenzione della gente, anche dei cittadini (famiglie con bambini) che ci ospitano nelle varie adunate!
Roberto Bucella Gruppo di Gussago, Sezione di Brescia
Caro Roberto, di mezzo c’è una questione di sicurezza e di buon gusto. Sai perfettamente che i trabiccoli sono veicoli messi insieme in maniera ruspante, quasi sempre senza rispetto delle norme. È l’esperienza che ce lo racconta. E poi, diciamocelo francamente. Ce ne sarà anche qualcuno di simpatico, ma la maggioranza sarebbero adatti alla peggior sfilata di carnevale. E le nostre Adunate sono tutto tranne che carnevalate.