Gli alpini paracadutisti della Tridentina, classe 1938, hanno festeggiato il quarantennio dal congedo a Roccaraso. Erano in 30 tra penne nere, sottufficiali e ufficiali che nel 1959, per due anni, condivisero la naja: Un’esperienza di vita dura e morigerata ma, alla fine, anche bella e costruttiva.
Si sono trovati e hanno ricordato i faticosi addestramenti al Centro addestramento alpino, alla scuola di paracadutismo di Pisa e le 30.000 lire di indennit di volo (che allora erano quasi uno stipendio).
Hanno ricordato le marce che duravano un’intera giornata e lo speck e il pane secco che dopo le esercitazioni mangiavano nelle baite. Momenti come questi li hanno uniti per tutta la vita. Si sono incontrati anche ai raduni, a partire dalla prima presenza ufficiale ad un’Adunata nazionale nel 1980 a Genova, tutti avvenimenti fotografati da Francesco Groppo, custode della storia del plotone.
Nella sede del gruppo di Roccaraso (sezione Abruzzi) gli alpini si sono scambiati le medaglie ricordo e hanno salutato il sindaco Camillo Valentini. Il giorno seguente si sono recati sul monte Zurrone per rendere omaggio ai Caduti con la deposizione di una corona al Sacrario dei Caduti senza Croce.
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