ABRUZZI – Giovani a Penne

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    Per noi alpini “non dimenticare” e fare memoria non è solo quello che affermava Cicerone: “La storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità”, ma rappresenta una porta aperta sul futuro. Le esperienze che possono venire dal passato sono le chiavi che permetteranno alle future generazioni di costruire un futuro migliore.

    Ecco sono proprio queste le ragioni per le quali noi alpini abbiamo il dovere di lavorare con i ragazzi e raccontare loro la storia. In questo senso, il Gruppo di Penne organizza incontri periodici con i ragazzi dei vari istituti scolastici della sua zona di competenza e grazie alla lungimiranza del Direttivo, del capogruppo Luciano Bifari, della continua ricerca di reperti da parte del socio Antonio Minati e della passione per la divulgazione storica del consigliere sezionale Antonio Cenerino, nel 2017 ha realizzato una sala della memoria nella quale sono confluiti (grazie al socio Minati), tanti reperti proveniente dai Gruppi del nord, relativi alla Prima e alla Seconda guerra mondiale.

    La sede del Gruppo di Penne accoglie ogni anno una media di 300 ragazzi di ogni ordine e grado per lezioni di storia e per la visita alla piccola ma interessantissima sala della memoria.

    Gli alpini pennesi oltre agli incontri nelle scuole con i ragazzi, sono molto attivi sia nel campo culturale con la presentazione di pubblicazioni, sia nel campo del volontariato con il nucleo di Pc, che conta circa 40 volontari e in particolare squadre specializzate nell’Aib. Per gli alpini del Gruppo di Penne la storia raccontata alle nuove generazioni diventa lo strumento di trasmissione dei valori alpini che noi abbiamo appreso durante il servizio di leva.