A Rimini e San Marino

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    L’Adunata nazionale degli alpini 2020 “Rimini- San Marino” sarà la prima Adunata “Italia-estero” nella storia dell’Associazione perché coinvolgerà anche il territorio della piccola Repubblica sorta sul Monte Titano. Non si tratta solo di una scelta di vicinanza geografica o di buone “relazioni di vicinato”, bensì di un dovere storico. San Marino fa parte del territorio della Sezione Bolognese Romagnola fin dalla sua costituzione, nel novembre del 1922.

    Alla fondazione della Sezione parteciparono infatti non solo bolognesi e romagnoli, ma anche alpini della Repubblica di San Marino. Questi ultimi avevano fatto parte delle truppe alpine durante la Prima guerra mondiale, distinguendosi per valore e conseguendo diverse onorificenze. Nonostante la Repubblica si fosse dichiarata neutrale, molti volontari sammarinesi nel 1915 si arruolarono subito nell’Esercito Italiano. Fra essi: Carlo Simoncini (Medaglia d’Argento al V.M. e Medaglia d’Oro di 1ª classe al valore) e Sady Serafini (Medaglia d’Oro di 1ª classe al valore) che, nell’avanzata sul Carso, morirono eroicamente; Giuliano Gozi, futuro capitano Reggente della Repubblica (Medaglia di Bronzo al V.M.); Italo Gori (Medaglia di Bronzo nell’azione a Cima Valderoa), che fu volontario sia nella Prima guerra mondiale (nel 1919 partecipò all’impresa di Fiume con Gabriele D’Annunzio) che nella Seconda, quando partecipò alla Campagna di Russia, congedato poi con il grado di maggiore.

    Ai volontari sanmarinesi si deve inoltre la costituzione sul fronte veneto-friulano di un ospedale da campo, attivo fra l’ottobre 1917 e il dicembre 1918, che diede assistenza a oltre tremila feriti e malati. Fra questi va ricordato anche il futuro premio nobel per la letteratura, Ernest Hemingway, arruolato diciottenne nei servizi di autoambulanza della croce rossa americana, che nel luglio del 1918 venne ferito a Fossalta dall’esplosione di una bombarda austriaca. Dal 1927 l’Ara dei volontari, edificata dalla Serenissima Repubblica di San Marino sotto la direzione dell’ingegnere Gino Zani, ricorda i 140 sammarinesi che fra il 1843 e il 1918 morirono nel corso delle guerre di indipendenza e della Grande Guerra.

    Silvana Maiorano

    Alpini sul Monte Titano

    Primo “assaggio” degli alpini a San Marino. Venerdì 6 dicembre centinaia di penne nere hanno invaso pacificamente il Monte Titano in occasione dell’incontro istituzionale con le autorità della Serenissima Repubblica. L’Ana, guidata dal Presidente Sebastiano Favero, dal Presidente della Sezione Bolognese Romagnola, Vittorio Costa e dal Consigliere nazionale Carlo Macalli è stata infatti ricevuta in udienza dai capitani Reggenti, Luca Boschi e Mariella Mularoni. Erano inoltre presenti l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica di San Marino, Guido Cerboni e il Segretario di Stato, Marco Podeschi.

    Anche tutti i membri del Consiglio Direttivo Nazionale e i Presidenti di Sezione giunti sul Monte Titano sono stati invitati nella sala del Consiglio Grande e Generale per assistere all’udienza. Qui è intervenuto per primo il Segretario di Stato Podeschi, che ha portato un saluto e ha ricordato come l’idea del progetto dell’Adunata Rimini-San Marino sia nata nel 2017. «San Marino si sta preparando a questo evento con entusiasmo – ha affermato – per accogliere al meglio gli alpini. L’Adunata Rimini-San Marino conferma ancora una volta gli eccellenti rapporti con la Repubblica d’Italia. Rapporti ottimi anche con il Comune di Rimini che insieme a San Marino organizza l’evento».

    Il Presidente nazionale Favero ha confermato, nel suo intervento, la volontà dell’Associazione di lasciare un segno concreto dell’Adunata 2020, che nelle prossime settimane sarà concordato con la locale amministrazione. «Abbiamo già programmato delle attività come la sistemazione di un sentiero, oggi non praticabile – ha dichiarato – che dedicheremo agli alpini e che consegneremo alla città». San Marino ha inoltre annunciato che dedicherà all’Adunata una emissione filatelica e numismatica e grazie all’attività di un gruppo tecnico coordinato dal capo della Protezione Civile, Fabio Berardi, sta predisponendo il programma delle attività da organizzare in territorio.

    s.m.