I referenti e i collaboratori del Centro Studi delle Sezioni del 1º Raggruppamento hanno voluto ricordare la 224ª ricorrenza della nascita del Tricolore a Reggio Emilia, Repubblica Cispadana. Un moto spontaneo, in questi tempi difficili che ci costringono a un distanziamento fisico, hanno voluto fotografarsi con l’amato Tricolore, uniti ancorché virtualmente, in un bel composito quadretto fotografico di orgoglio nazionale e alpino. Noi alpini siamo anche noti per lo spiccato senso di aggregazione, amiamo stare assieme, in compagnia, retaggio atavico riveniente sia dai bivacchi montani in alpeggio, in tempi di pace, sia nella dura vita di trincea al fronte, in tempo di guerra.
Le proibizioni di assembramento di questi tempi, per quanto necessarie, creano un vulnus però nel profondo dell’essere alpini laddove ci manca lo stare assieme, anche il non abbracciarci al caso, tutto quanto ha sempre alimentato nel mondo alpino belle amicizie, grandi emozioni, sana allegria ed ha fatto la differenza con altre Associazioni. Questo quadretto unisce i referenti del Centro Studi delle Sezioni del nord-ovest (nella foto), cuore pulsante dell’Ana, tutti cultori di storia alpina e non solo.
Un messaggio di unione e di positività per tutti noi: teniamo duro e continuiamo a tramandare i nostri valori alle future generazioni! Sono i valori alpini basilari: senso del dovere e del sacrificio, dell’onestà, del rispetto dell’ambiente e infine l’umanità nell’aiutare gli altri, poiché la montagna, da cui veniamo, ci ha insegnato a restare uniti e a darci una mano. Il Tricolore è un simbolo che ci unisce, il termine stesso, symballo dal greco simbolo, significa proprio “mettere assieme”, “unire”. N
oi cultori della storia e delle nostre tradizioni, che ci chiediamo ogni giorno, umilmente ma con tanta passione, da dove veniamo, chi siamo e dove stiamo andando, per quanto possa sembrare una ovvietà, proseguiamo un lavoro di ricerca, di conoscenza e di apprendimento della storia seguendo il valore dei nostri Padri e dei nostri veci, sperando che questo lavoro possa servire a noi e alle future generazioni. Viva il Tricolore, via l’Ana, viva gli alpini!
Valter Lazzari