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domenica, 28 Aprile 2024

MASSA CARRARA – Un gesto di solidarietà

Massa Carrara ha reso omaggio ad Alessandro Rolla, presidente onorario della Sezione, andato avanti all’età di 83 anni. Così lo ha ricordato Gianni Romanelli, attuale presidente sezionale: «Caporale di artiglieria da montagna, aveva prestato servizio nella brigata Orobica a Merano. Presidente molto attivo della Sezione per 18 lunghi anni, molto amato dai suoi Alpini, conosciuto e stimato nella sua città e nell’ANA, Rolla aveva coordinato le numerose attività della Sezione sia sul fronte della Protezione Civile sia nel campo della solidarietà e dell’impegno nel sociale».

Colpiti nella nostra identità

A proposito di “Pace non pacifismo”, condivido lo sdegno del prof. Bertagnolio contro la macelleria di carne umana perpetrata dall’Isis (lettere al direttore, L’Alpino novembre 2014). Spettacolo raccapricciante, esecrabile senza se e senza ma.

La Madonnina del Grappa

Il 4 agosto 1901 il patriarca di Venezia S.E. Giuseppe Sarto, divenuto qualche anno dopo Papa Pio X, benediceva la statua della Madonna con Bambino collocata sopra un sacello eretto sulla cima del Monte Grappa: una testimonianza religiosa che, come tante croci che dominavano le più importanti vette dell’arco prealpino, aveva anche lo scopo di contrastare l’anticlericalismo che dilagava tra la borghesia dei principali centri pedemontani, in questo caso Bassano.

Un suggerimento

Numerose e continue sono le lamentele riguardo la presenza di alcuni, non so se pochi o tanti, che indossano il nostro cappello pur non essendo Alpini. È un malessere che tanti soci esternano e che non viene certamente ignorato dal nostro giornale.

Avanti così!

Caro Direttore, ho davvero gradito il tuo “Buon Natale senza retorica” nel numero di dicembre. È da tanto tempo che non leggo su L’Alpino qualcosa che verrà certamente catalogata come “politicamente scorretta”.

BOLOGNESE ROMAGNOLA – Ritorno a Tossignano

Nel novembre 1924 una quindicina di Alpini si riunirono a Tossignano (Bologna) per dare vita alla “Compagnia Valsanterno di Imola e Tossignano”, intitolata al capitano degli Alpini Stefanino Curti, Medaglia d’Oro al Valore Militare. Novant’anni dopo le penne nere del gruppo di Imola Valsanterno sono tornate a Tossignano per brindare al nuovo traguardo.

Cultura e solidarietà

«Vent’anni, per una persona, sono pochi; al contrario, per un concorso letterario rappresentano un obiettivo prestigioso: non un punto d’arrivo, un epilogo, ma un traguardo oltre il quale procedere. È il caso del premio Parole Attorno al Fuoco che alla 20ª edizione ha fatto registrare un concorso di autori notevole: 88 da tutta Italia. E accanto alla quantità, una qualità d’eccellenza riconosciuta da tutti i componenti della giuria». Queste parole, espresse nell’intervento d’apertura dal presidente della giuria Giovanni Lugaresi, giornalista e scrittore, ben sintetizzano lo stato di salute del concorso letterario, ideato nel 1995 dal compianto Alpino maestro Carlo Tognarelli e organizzato in sinergia fra gli Alpini del gruppo di Arcade e la sezione di Treviso, grazie all’instancabile opera del capogruppo Florindo Cecconato e del past-president Francesco Zanardo.

CUNEO – Consolidare i valori alpini

Per iniziativa del Comune e del gruppo di Dronero, con il patrocinio dell’Opera Nazionale per i Caduti senza Croce, è stato inaugurato a Dronero un cippo dedicato ai Dispersi della prima e seconda guerra mondiale: le loro spoglie si trovano in luoghi sconosciuti, senza croce e senza nome. Ai piedi del cippo è stato realizzato un pozzetto e deposti tre contenitori: uno con la terra di Nikolajewka, teatro della battaglia del 26 gennaio 1943 dove morirono molti Alpini della Cuneense, tra cui molti soldati del btg. Dronero.

Il Canto degli italiani

Lo scrisse nel 1847 Goffredo Mameli, poeta ventenne incline alle idee liberali e repubblicane, e poco dopo nel capoluogo piemontese Michele Novaro lo tradusse in musica. Il nostro Inno fu pensato da due genovesi in due città, Genova e Torino, legate a doppio filo dal fervore patriottico che preannunciava la guerra d’indipendenza dall’Austria, primo passo verso l’Unità. Ma quando cantiamo l’Inno nazionale, sappiamo cosa voleva comunicare Mameli?

SVIZZERA – Addio alla sede di Basilea

La sede del gruppo di Basilea, adiacente alla stazione centrale, fu inaugurata nel 1968 e divenne quasi subito il ritrovo abituale per Alpini e simpatizzanti. Pochi anni dopo il presidente Valerio Merluzzi vi trasferì la sede ufficiale della sezione Svizzera che ospitò tutti gli incontri. Un nuovo progetto delle Ferrovie Federali Svizzere, interessate al sito, e i ridotti ranghi degli Alpini del Gruppo, non hanno purtroppo permesso di trovare soluzioni alternative: la chiusura della sede è stata quindi inevitabile.

Il montanaro Eustacchio Costa

Il n. 9/2014 de L’Alpino riporta un articolo di Andrea Bianchi: “La conca di Fuciàde, un museo all’aperto ad impatto zero”. Sono nato ad una quindicina di km da Fuciàde nel 1940, Alpino del 3º Artiglieria da montagna della Julia. Il progetto del Bianchi è una buona idea, un percorso rievocativo degli avvenimenti rappresentati da tabelloni esplicativi lungo la conca di Fuciàde, è un valido incentivo anche al turismo.

SVIZZERA – Gara di tiro a Eschbach

Per la prima volta, il gruppo alpini di Ginevra ha partecipato alla gara di tiro militare internazionale di Eschbach, in Germania. Su invito dell’Associazione nazionale ufficiali in congedo italiani (Unuci), il capogruppo Antonio Strappazzon e il vice Luciano Caon hanno “fatto squadra” con il ten. Nicola Gallucci e il mar. magg. capo dei carabinieri Leandro Massazza Gal. Alla competizione hanno partecipato militari in servizio e della riserva tedeschi, francesi, belgi, svizzeri, americani e italiani, insieme a squadre della Polizia e Guardia di Frontiera.

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