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giovedì, 25 Aprile 2024

“Con lo spirito che abbiamo ereditato”

Sul piazzale della scuola Nikolajewka di Brescia, realizzata dagli alpini per aiutare ragazzi in difficoltà, sabato pomeriggio, 28 gennaio, si è svolta la commemorazione della battaglia sostenuta dalla Divisione Tridentina 69 anni fa per rompere un accerchiamento che avrebbe portato all’annientamento decine di migliaia di soldati. Avvenimenti lontani, ma sempre presenti nella memoria di noi tutti e in particolare dei reduci Ugo Balzari, Giobatta Danda, Beniamino Salvadori, Angelo Viviani, Rino Daldosso, Domenico Pasi, Luigi Sottini e Agostino Floretti che si ritrovano ogni anno per ricordare tanti compagni rimasti nella steppa, ma anche per osservare nei loro volti i segni del tempo e contare le assenze.

TORINO – Valdellatorre: gli 85 anni del gruppo

Il gruppo di Valdellatorre ha compiuto 85 anni. Gli alpini hanno festeggiato degnamente questa ricorrenza con tre giorni di manifestazioni iniziate il venerdì, giorno in cui è stata inaugurata una mostra fotografica dal titolo “Un valtorrese in Jugoslavia”, curata da Barbero, in cui veniva raccontata tramite un centinaio di immagini, l’esperienza di Attilio Brunatti, uno dei 12 concittadini reduci della seconda guerra mondiale. La sera, nella chiesa di San Donato, esibizione del coro alpino di Rivoli che ha riscosso un eccezionale successo. Sabato è stato dedicato al ricordo dei Caduti con la deposizione di fiori ai vari cippi nelle frazioni del territorio comunale, tra cui quello dedicato ai Caduti senza Croce, costruito e curato dal Gruppo. Alla sera esibizione de “Le fisarmoniche del Monviso” presso il Palazzetto dello sport.

Nuova edizione del "Faldella"?

Un’idea sorta nella redazione de Lo Scarpone Canavesano: perché l’ANA non studia la possibilità di una riedizione dell’autorevole e importante Storia delle Truppe alpine edita nel 1972 a cura del gen. Faldella?

Nell’emergenza neve, a soccorrere la gente

Mentre scrivo, sono ancora in corso le residue attività di soccorso, che ci hanno visto profondamente impegnati sul territorio che ha interessato nei giorni scorsi, con un’ondata inusuale di maltempo, le regioni del centro del nostro Paese: Emilia Romagna, Marche, Umbria, Molise, Abruzzo, Lazio, ecc. La risposta alla chiamata da parte dei volontari è stata ancora una volta generosa e professionale. L’attività di soccorso è iniziata il 2 febbraio in Emilia Romagna, la prima delle regioni che ha visto impegnati nostri volontari a supporto e gestione delle Colonna Mobile Regionale. Per quattro giorni, 25 volontari si sono alternati nelle attività di soccorso e di pronto intervento alla popolazione; i volontari hanno anche predisposto dei ponti radio per permettere adeguate comunicazioni con le squadre sul territorio.

L’onore ai Caduti e un monito ai giovani

In una cornice di montagne innevate, nell’estremità settentrionale del lago di Como, gli alpini della sezione di Colico hanno commemorato, domenica 5 febbraio, il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nello storico Palazzo Gallio di Gravedona sede prestigiosa della Comunità Montana Alto Lario dove, alla presenza del presidente alpino Mauro Robba e del sindaco Fiorenzo Bongiasca, si è esibita in un applaudito concerto la fanfara della brigata alpina Taurinense, diretta dal maresciallo Marco Calandri, con un repertorio di musica militare, classica e jazz.

Alto Adige in cucina: il meglio di due mondi

Si direbbe cosa facile per i cuochi altoatesini diventare grandi e famosi, perché questa terra offre il meglio della qualità e creatività. Essi possono lasciarsi ispirare dai sapori decisi della tradizione contadina o avventurarsi nella fantasiosa diversità della gastronomia italiana. Un connubio particolarmente riuscito che si esprime sia nei ristoranti, in carte menù di varietà incredibile, sia nelle case, dove la cucina casalinga propone il pranzo tradizionale per poi cedere il passo alla cena con i knödel (canederli) allo speck. A proposito di canederli: ogni valle ha i suoi. I tradizionali sono quelli allo speck, ma anche quelli ai formaggi, o con le erbe, o le albicocche (quand’è stagione) non sono male.

Gli alpini nella storia d’Italia (ultima puntata)

Versatilità, la risposta moderna

Nel corso degli anni Settanta le Forze Armate italiane sono state oggetto di un processo di ristrutturazione destinato, da un lato, a snellire l’apparato riducendo il contingente di leva e le strutture eccedenti, dall’altro a rendere l’istituzione militare più efficiente e moderna. In questo quadro le Truppe alpine sono state riorganizzate, in omaggio ad un principio di flessibilità operativa e di mobilità che nel terreno montano trova il suo ideale ambiente di applicazione. La ristrutturazione ha stimolato un approfondimento teorico che nel corso degli anni si è arricchito di numerosi contributi (tra gli altri, vanno ricordati quelli di Luigi Poli, Carlo Jean, Domenico Innecco, Benedetto Rocca, Patrizio Flavio Quinzio).

PARMA – Bedonia: in migliaia all’adunata sezionale

Grande festa a Bedonia per l’adunata sezionale e il 90° di fondazione della sezione di Parma, iniziato il venerdì con un incontro delle scolaresche con i reduci Nelson Cenci e Carlo Vicentini e la proiezione di un DVD sulla ritirata di Russia opera del reduce trentino Guido Vettorazzo. Nel pomeriggio inaugurazione di due mostre: la prima sulle divise degli alpini curata da Giampaolo Brianti, la seconda su cartoline, distintivi e medaglie dell’ANA, curata da Guido Vanni, vice presidente della sezione di La Spezia. Nel pomeriggio in sala consiliare a Bedonia, alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona, presentazione dell’adunata sezionale.

LECCO – A Garbagnate Monastero il monumento agli Alpini

Una mostra di lavori preparati dagli alunni delle scuole locali per un concorso sui 150 anni dell’Unità d’Italia ha dato l’avvio alla festa per l’inaugurazione del monumento agli Alpini, voluto dal gruppo di Garbagnate Monastero. La domenica ammassamento, alzabandiera e formazione del corteo che ha sfilato per le vie del paese, accompagnato dal Corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza, fino a raggiungere la chiesa parrocchiale di Brongio per la Messa concelebrata da don Carlo Magni, don Giovanni Bergami e don Carlo Ambrosoni. Il corteo è ripartito per le vie di Brongio, con una sosta al monumento ai Caduti e la deposizione di una corona d’alloro, per poi raggiungere il nuovo monumento agli Alpini.

Le due Italie

Gli eventi di questi ultimi tempi hanno palesato in modo inconfutabile la pochezza dei nostri politici, indipendentemente dell’appartenenza di schieramento. Pochezza di idee, ma soprattutto di sensibilità verso quegli onesti cittadini che con sacrifici ed abnegazione hanno sempre lavorato per la crescita, non solo economica ma anche morale di questa nostra Italia.

Largo ai giovani (bravi)

Poche righe per “denunciare” la cattiva abitudine, da parte dei nostri giornali e telegiornali, di evidenziare sempre notizie negative che riguardano i nostri giovani. Leggo di ragazzi sbandati, bullismo, piccoli spacciatori. Esiste un problema giovanile, è inutile negarlo, ma io, per esperienza, conosco tantissimi bravi ragazzi, educati, rispettosi, impegnati nel sociale.

La leva che non c'è più

Ricordo, con un pizzico di orgoglio la manifestazione che la nostra Associazione organizzò a Roma, accompagnati dall’allora presidente Giuseppe Parazzini, asserragliati dalla Mobile all’interno di Piazza Navona a cantare e suonare l’Inno di Mameli. La nostra decadenza iniziò quel giorno. Si formarono allora due correnti di pensiero: i duri e puri ed i possibilisti.

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