La naja in una mostra al Forte
In occasione dell’iniziativa “La storia negli oggetti”, organizzata dalla ripartizione musei della Provincia di Bolzano, il forte di Fortezza (forte austroungarico che sorge a quota 750 in Val d’Isarco) sta ricostruendo il suo passato.
Alpini alla Rassegna Emergenza
La sicurezza si mette in mostra nei padiglioni del Centro Fiera di Montichiari (Brescia) e ci sono anche gli alpini. Anche quest’anno, su pressante e stimolante invito della direzione del Centro Fiera, le nostre squadre specialistiche (UCS, AIB, alpinisti, subacquei, sanità, ecc.) che compongono la Colonna mobile ANA, si sono presentate al giudizio del pubblico e… delle scuole.
Quella Cjasute in riva al Don
Inverno 1942/43 sul fronte russo. Ogni notte, da una casetta in riva al Don che scorre placido e lento e segna l’esiguo confine di uomini contro, da un lato i russi e dall’altro il plotone ‘esploratori’ della 16ª Compagnia del battaglione Cividale - comandata dal capitano Carlo Crosa - che al ‘posto di ascolto’ – una casetta di legno, una cjasute - sorvegliano la sponda opposta occupata dal nemico. Hanno il compito di dare l’allarme nel caso qualche pattuglia nemica attraversi il fiume. Sono quasi tutti dello stesso paese, Faedis e, a rotazione, di altre contrade del Friuli. Ogni tanto un bagliore, e un colpo di fucile.
“Avanti, sul loro esempio morale”
La pioggia battente dei giorni precedenti, proseguita fino all’alba della domenica, impediva d’essere ottimisti sul regolare svolgimento della manifestazione. Poi l’improvviso aprirsi delle nuvole ha lasciato spazio a un pallido sole che ha preso forza risplendendo sulla magica valle di San Daniele.
Pietro, discepolo della montagna
“Cassû in tas monz
tal cûr da alte Cjargnie
al è un paîs cun dut il so splendôr
La int cujete e laboriôse pal mont si à simpri fat onôr
Nou sin cjargnei, sin di Paular”
(Quassù su questi monti nel cuore dell’alta Carnia c’è un paese con tutto il suo splendore la gente quieta e laboriosa per il mondo si è sempre fatta onore noi siamo della Carnia, siamo di Paularo).
E noi con voi
La fanfara suonava, gli ospiti continuavano ad arrivare, sembrava una festa ma non lo era: non ci può essere allegria per chi parte per una terra lontana, diversa in tutto, ancora piena di insidie. Perché questa missione in Afghanistan dell’intera brigata alpina Taurinense, ormai iniziata, ha vecchie e nuove incognite, a rischio anche per chi è preparato, ben addestrato, ben equipaggiato. Nell’ampio piazzale della caserma Monte Grappa le tribune sono ormai zeppe di invitati, con il sindaco Fassino, il presidente della Regione Cota, il procuratore generale Caselli, senatori, deputati.
“Non si vince da soli”
«Quando una persona capisce che può essere utile agli altri, ecco questa è la cosa più bella della vita. Al confronto una medaglia olimpica è davvero poca cosa». Basta questa frase per dare la dimensione dell’uomo. Che è anche atleta, dirigente sportivo (presidente provinciale dell’ASSI, l’associazione sociale sportiva invalidi di Belluno) e alpino. È Oscar De Pellegrin, monumento del tiro con l’arco internazionale. Bellunese di Sopracroda (paesino alle pendici del monte Serva e a pochi chilometri dal capoluogo), classe 1963.
Arrigo Collavino
Il 4 luglio scorso è “andato avanti” l’alpino Arrigo Collavino, di Muris di Ragogna (Udine), vero self made man dell’imprenditoria friulana nel mondo. Nato a Ragogna il 16 novembre 1926, Valentino, detto Arrigo, emigrò nel 1951 in Canada assieme al fratello Mario, lavorando per qualche anno come semplice dipendente presso industrie locali.
Nelson, un amico, una guida morale
Un grande alpino, un amico, se n’è andato. Nelson Cenci è morto lo scorso 3 settembre, aveva 93 anni. Il giorno dei funerali, concelebrati da don Agostino Plebani, da mons. Angelo Bazzari, dal cappellano militare e dal colognese don Endrio, era come essere ad una piccola Adunata. Il feretro è stato portato a spalla dagli alpini del 7° nella chiesa di Cologne tra due ali di folla.
Premiati tre alpini di razza
Migliaia di alpini sono venuti a Savona da ogni dove per festeggiare i vincitori del premio “Alpino dell'Anno 2011”. Sono stati tre giorni ricchi di manifestazioni concluse la domenica con la cerimonia della consegna dei Trofei e una grande partecipazione della popolazione.
PADOVA – Cittadella: monumento per l’80°
Nuovo monumento agli alpini di Cittadella per l’80° del Gruppo e un fine settimana intenso: sabato con esibizioni di ballo classico-folcloristico e musica, domenica la parte ufficiale, manifestazioni varie e infine rancio alpino.
A Lusiana per parlare di futuro
La bella Adunata della sezione di Marostica, svolta nell’anno del 60° del gruppo di Lusiana, ha suggellato il gemellaggio tra la sezione locale e la sezione Germania, che proprio quest’anno celebra il suo 40° di fondazione. Ma è stata anche l’occasione per far incontrare i presidenti delle Sezioni europee, per parlare degli alpini all’estero e del loro futuro.