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mercoledì, 7 Maggio 2025

Nassiriya, sembra ieri

Giubbotto antiproiettile, il fucile a tracolla, la mano destra in testa a reggere l’elmetto, lo sguardo fisso su di un cumulo di macerie, perso nell’angoscia e nella disperazione. Alle spalle lo scheletro dell’edificio che fino a pochi istanti prima era la base Maestrale. La foto che ritrae il ventiquattrenne caporalmaggiore Mattia Piras è diventata il simbolo del dolore per la strage di Nassiriya, che il 12 novembre 2003 provocò 28 morti tra italiani e iracheni e 58 feriti.

Le opere grandi lasciano il segno

Ho rivissuto attraverso l’ampio resoconto apparso sul numero di ottobre, la “tre giorni” di Longarone. Riporto una impressione: non ho avuto bisogno di chiedere dove fosse arrivata l’onda distruttrice, perché lo indovinavo, anche a distanza di cinquant’anni, dal colore dell’intonaco delle case, poche quelle ingiallite dal tempo, molte quelle più fresche di tinteggiatura e cioè di epoca più recente.

La Russia nel cuore

Antonio Lovisi aveva due passioni: la nipotina Marina, nata due anni fa, e la Russia. La nipotina era la sua gioia, per la Russia nutriva lo stesso sentimento dei pellegrini per la Terrasanta: considerava un impegno da assolvere la visita ai luoghi del calvario degli alpini, calpestare la terra che avevano percorso settant’anni prima migliaia di nostri soldati mandati allo sbaraglio, in un paese sconfinato, dalla vanagloria folle d’un dittatore.

Il parroco e gli alpini

Gentile direttore, mi permetto di scrivere per comunicarle con entusiasmo quanto hanno fatto gli alpini per il paesino di cui sono parroco. Il 9 novembre, nella piccola chiesa parrocchiale, il coro ANA “Monte Saccarello” ha tenuto un bellissimo concertospettacolo in ricordo dei Caduti di Oliveto (Imperia). Durante il concerto, ai brani tratti dal repertorio alpino relativo alla guerra di Libia e alle due guerre mondiali, si sono alternate letture di testimonianze originali (lettere di guerra e pagine di Rigoni Stern).

BELGIO – Raccolti i fondi per i terremotati

Nel Centro Cattolico Italiano di Seraing si sono svolte attività per la raccolta di fondi pro terremotati dell' Emilia Romagna, con la partecipazione di diverse associazioni italiane e del gruppo di Liegi con il capogruppo Romano Capussi. In una serata l’alpino Giovanni Galante ha cucinato piatti ai quali tutti hanno fatto onore. Il ricavato è stato affidato al cappellano don Gigi perché giungesse a destinazione.

Btg. Cividale: raduno in gennaio

Il 18° raduno del battaglione Cividale si terrà l’11/12 gennaio 2014 nel periodo delle tragiche ed eroiche giornate dei combattimenti di Quota Cividale, sul fronte del Don.

In breve – dicembre 2013

Notizie in breve.

BELGIO – Premiata la nipote di Sbardella

Il capogruppo Romano Capussi, il presidente della sezione Belgio Mario Agnoli e i consiglieri del Gruppo e della Sezione hanno consegnato la borsa di studio “Bertagnolli” a Brenda Sbardella, nipote di Primo Sbardella, uno dei fondatori del gruppo di Liegi, accompagnata dai genitori e dalla nonna Aurora. È seguito un rinfresco organizzato dal Gruppo.

PALMANOVA – Gonars: uniti per donare

Il gruppo di Gonars ha compiuto 60 anni. Le attività del Gruppo sono molteplici, con particolare attenzione ai bambini, il nostro futuro. Questa è la strada tracciata dal capogruppo Franz Franco, purtroppo mancato qualche giorno prima della ricorrenza e dal consiglio direttivo del gruppo, età media 40 anni.

Una penna per l’alpinità

La penna alpina per la nostra montagna è un riconoscimento a livello provinciale, istituito dalla sezione di Feltre, giunto alla sua quarta edizione. Il premio vuole evidenziare l’operato di persone, associazioni o istituzioni rivolto alla promozione umana, sociale ed economica a favore, in particolare, del territorio e della gente della montagna riconoscendo nel loro impegno la presenza di quelle qualità tipiche dello spirito alpino. La cerimonia di consegna del premio si è tenuta sabato 14 settembre presso l’auditorium delle canossiane di Feltre.

Auguri dal vostro presidente

Sono passati pochi mesi dalla mia elezione ed ho già avuto modo, nei miei incontri in tutti i 4 raggruppamenti in Italia ed anche all’estero in Canada, di avere un primo tangibile segno della stima e dell’affetto che legano gli alpini al loro Presidente. Mi avete fatto capire da un lato il peso e la responsabilità di un incarico così alto e dall’altro mi avete trasmesso la forza per poter assolvere al meglio delle mie possibilità il compito che mi avete voluto assegnare.

Romoli ci ha lasciato

Il presidente della sezione di Firenze Giancarlo Romoli è andato avanti sabato 23 novembre. Aveva settant’anni ed era malato da tempo.

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