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domenica, 4 Maggio 2025

STORIA MILITARE DELL’AFGHANISTAN

«A differenza di tutte le altre guerre quelle afgane diventano serie solo nel momento in cui sono finite». Quella dell’Afghanistan è una storia di guerra. Nessuno straniero è stato in grado di conquistarlo, nessun esercito, anche il più moderno, è riuscito ad avere la meglio sui guerrieri afgani. Nemici esterni, ma soprattutto guerre civili e rivolte hanno segnato la storia di questo Paese nel corso dei secoli minandone la struttura sociale ed economica e relegandolo tra i più poveri del mondo. Dopo l’11 settembre 2001 e l’attentato terroristico alle Twin Towers di New York, l’Afghanistan è tornato al centro della storia. Ed è stata nuovamente la guerra. Questa volta condotta dall’America, attraverso l’operazione Enduring Freedom alla quale si è aggiunta un’altra missione, l’International Security Assistance Force (Isaf), sostenuta da decine di nazioni con uomini, strumenti e mezzi.

PORDENONE PATRIA ALPINA

Un’immagine può raccontare più di mille parole. Questo insieme di scatti cattura una magia: quella vissuta a Pordenone con l’87ª Adunata nazionale degli alpini. A firmare le immagini sono professionisti, amatori e fotografi improvvisati: la naturalezza è il filo conduttore di questo libro fotografico tutto da sfogliare, per rivivere quei momenti di gioia. E per ringraziare due protagonisti indiscussi della manifestazione: le penne nere e la città. Libro di grande formato con copertina cartonata

LE CURIOSITÀ DELLA GRANDE GUERRA

Un vademecum di dati statistici, curiosità, aneddoti, biografie, ricostruzioni di alcuni combattimenti. E di donne in guerra. La lettura di questo volumetto, agile e senza fronzoli, aiuta a capire le caratteristiche e le dimensioni del conflitto, senza utilizzare luoghi comuni e senza pregiudizi. Molto utile l’indice per argomenti che apre il libro.

ANIMALI DI MONTAGNA

Questo bellissimo “manuale” sugli animali da montagna (è il secondo dopo quello dedicato alla flora) è un’opera molto curata e ineccepibile dal punto di vista scientifico dal momento che l’autore, alpino iscritto alla Sezione di Pinerolo, è ricercatore presso l’università del Piemonte orientale. Gli amanti della montagna troveranno in questa guida un ausilio per le loro escursioni: sapranno riconoscere gli animali, i loro habitat, dove incontrarli e come identificarne la presenza. Dall’aquila reale all’upupa, dal lupo all’ermellino: 137 specie animali raccontate da Fenoglio con 530 splendide foto di Battista Gai.

Esempio Alpino

Tre giorni vissuti tra veci e bocia che hanno contagiato tutti con la loro allegria; canti e suoni di fanfare per le strade e innumerevoli tricolori alle finestre. Ecco cosa ha rappresentato per Bardineto, piccolo borgo sui monti dell’entroterra ligure, la consegna del 41º premio nazionale “L’Alpino dell’anno 2014”. Bardineto è abituata ai grandi eventi: d’estate, quando riaprono le case dei villeggianti e la gente viene al fresco e in autunno, quando diventa la patria dei funghi.

Di scena alle Cinque Torri

Oltre 700 militari di 11 Paesi hanno partecipato all’esercitazione alpinistica organizzata dal Comando Truppe Alpine alle “Cinque Torri”, sulle Dolomiti ampezzane, dove cent’anni fa i nostri soldati combatterono in trincea, a oltre 2.200 metri di quota. Dopo tanti anni al Falzarego, gli alpini hanno raccolto una nuova sfida in uno dei luoghi più belli delle nostre montagne, su vie alpinistiche di notevole difficoltà che arrivano fino all’VIII grado della Columbus, sulla Torre Grande. Scopo dell’addestramento è quello di verificare il livello di preparazione tecnico-alpinistica delle Truppe da montagna, non solo in arrampicata, ma anche su arditi passaggi, nel recupero dei feriti e in azioni tattiche in assetto da combattimento, finanche con lo schieramento dell’artiglieria da montagna. Uno dei momenti più spettacolari è stata la traversata aerea tra la Cima Nord e la Sud della Torre Grande: una fune di acciaio tesa tra le due vette e gli alpini in assetto da combattimento, elmetto e fucile, hanno superato il dirupo.

TORINO – Gli alpini per il Regina Margherita

Anche quest’anno gli alpini non hanno voluto mancare all’appuntamento con Forma Onlus per la tinteggiatura dell’ospedale Regina Margherita. Quaranta penne nere della Sezione di Torino, con i volontari del 2º e 4º Raggruppamento del coordinamento giovani e un Gruppo di alpini in armi del 3º reggimento, si sono messi all’opera per ripulire e colorare il corridoio di collegamento dei reparti dell’ospedale pediatrico. E così i mille metri quadri, divenuti negli anni fatiscenti, sono ritornati a splendere grazie al lavoro dei nostri alpini, che fin dal mattino presto si sono prodigati con stucco, cemento, colore e… tanto “olio di gomito”, per concludere l’opera in giornata.

Il fronte dei ricordi

Cammina con passo deciso, calza scarponi pesanti eppure con ampie falcate mangia veloce la strada che ha sotto i piedi: un passo un metro. Mi fa segno da lontano, allunga il braccio e si presenta: «Buongiorno sono Livio. Adesso saliamo con la seggiovia, su un pezzo, poi camminiamo. La porto a vedere dove ho trovato l’alpino, intanto però guardiamo i ripristini che ho fatto». Il tono alto della voce infila le parole l’una dopo l’altra, rapide e senza pause. Si avvicina allo zaino, mi dice che è quello in dotazione all’esercito svizzero, «lo sollevi!», quasi impossibile con una mano, almeno per me. Saranno 25 chili, forse più.

Grazie Son!

Da anni mi parlavano del Son, di quegli omini fatti di magliette verdi e pantaloni color salvia, quei pazzi del Son. Ma io ogni volta mi chiedevo: cosa ci potrà mai essere di così pazzo in loro da renderli così particolari? Provai ad entrare e ci entrai. Forse non bastano parole per descriverlo, forse non bastano nemmeno le foto: Piacenza, la mia prima Adunata. Quando entrai in quella Caserma rimasi folgorata, sentii in un attimo le stesse emozioni e la stessa fierezza di quando nel settembre 2010 varcai la porta carraia della Caserma del 7º Alpini di Belluno; la fierezza di sentirsi un alpino!

Una storia che unisce

Breno, cittadina della media Valle Camonica, capitale della Valle fin dai tempi della dominazione veneta, e ancora oggi centro di riferimento e di richiamo per l’intero territorio valligiano in quanto sede delle Istituzioni comprensoriali, del Parco dell’Adamello, del sito archeologico di Minerva, di un apprezzato e ricco museo e di numerosi altri servizi, ha accolto quest’anno il 52º pellegrinaggio in Adamello, richiamando tanta gente sia in quota sia durante la cerimonia conclusiva.

Persone splendide

Caro direttore, per poter partecipare all’Adunata a L’Aquila, un mese prima dell’evento, mi sono recato in Abruzzo per cercare un posto dove alloggiare. Avevo con me due persone da contattare. Sono ancora commosso per quanto si sono date da fare per poter soddisfare le esigenze del mio Gruppo. Oltre ad avermi trovato uno splendido posto, la prima mi ha portato a conoscere L’Aquila per l’intero pomeriggio, la seconda mi ha messo a disposizione un capannone a Paganica, dove ci siamo fermati, dopo averci fatto conoscere il paese terremotato e i dintorni, malgrado fosse oberato dagli impegni.

Un caffè con il Comandante

In occasione della Festa della Repubblica 2015, io e la mia fidanzata abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno nel soggiorno alpino di Costalovara, la struttura alberghiera situata sull’altipiano del Renon, sopra Bolzano. Così, il 1º giugno decidiamo di far visita alla caserma che mi aveva visto giovane alpino in divisa (quanti ricordi) e di passare dal Comando Truppe Alpine per lasciare un crest al Comandante, gen. C.A. Federico Bonato. 

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