“La guerra è follia”
A Redipuglia non è stata una giornata di festa. Così ha voluto papa Francesco che ha svicolato dal rigido protocollo militare, evitando passerelle e bagni di folla. Ha scelto un momento di raccoglimento e di preghiera nel Sacrario dove riposano i 100.000 Caduti, simbolo del sacrificio per la Patria e nello stesso tempo luogo di dolore. Il “Papa semplice” lo è stato sia nei gesti, sia nelle parole, sferzanti come la pioggia che cadeva sul luogo della cerimonia.
Cambi di comando
Il gen. Risi alla “Julia”
Nella caserma Di Prampero a Udine, alla presenza del comandante delle Truppe alpine gen. D. Federico Bonato, si è svolta la cerimonia di cambio del comandante della brigata alpina “Julia”. Il gen. Ignazio Gamba ha ceduto il comando dopo due anni di intenso lavoro, che hanno visto la brigata operare in Afghanistan e i reparti dipendenti sul territorio nazionale nell’operazione “Strade sicure” in Campania e Piemonte. Intensa anche l’attività svolta in Slovenia, conclusasi con l’esercitazione internazionale Clever Ferret, condotta insieme ad unità slovene e ungheresi. Il nuovo comandante (è il 42°) è il gen. Michele Risi. Nato a Trieste nel 1965, ha prestato servizio presso i reparti della “Taurinense”, in qualità di comandante di plotone e di compagnia, e presso il btg. Susa. Ha successivamente comandato il btg. Saluzzo e il 2° Alpini a Cuneo. Ha partecipato alle operazioni Onumoz in Mozambico, Isaf e Italfor in Afghanistan. Dal luglio 2013 è stato capo Dipartimento trasformazione terrestre dello Stato Maggiore Esercito. A suggello del fraterno rapporto che lega la “Julia” alla terra friulana erano presenti anche il presidente della provincia di Udine Pietro Fontanini, il prefetto Provvidenza Delfina Raimondo, il vice sindaco Carlo Giacomello e l’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato. Tra i rappresentanti delle associazioni d’Arma c’erano i vertici dell’ANA con il Labaro e alcuni vessilli sezionali.
Resta solo il nome
Egregio direttore, desidero chiederle alcune delucidazioni ed un parere in merito ad alcuni fatti ai quali, purtroppo, ultimamente ho dovuto assistere. In occasione della ricorrenza del 71° anniversario di Nikolajewka un nostro consigliere sezionale mi impediva di leggere i nomi dei Caduti e Dispersi in Russia.
Leva, scuola di vita
Ho letto la lettera di Stefano Peroncini (n° 7 di luglio) e mi ha fatto molto piacere quanto si propone, con l’approvazione del direttore. Ho fatto il servizio militare negli anni 1952-53 e nonostante le guerre siano ormai abolite, ritengo che il servizio di leva obbligatorio sia sempre utile e valido, non più i 18 mesi di un tempo ma ridotti a 10-12 mesi.
Social network
Sono un simpatizzante del Corpo degli alpini pur essendo dell’Aeronautica, da ormai alcuni anni sono iscritto a questa magnifica Associazione e leggo attentamente tutte le lettere che arrivano al direttore e, ultimamente, quella dell’alpino Luca Ripamonti sul n. 7 di luglio.
La misura che fa la differenza
Caro don Bruno, mi preme una riflessione che magari ai più può sembrare fuori tempo o fare sorridere. Come presidente di Sezione ho modo di incontrare sia i Gruppi che singoli alpini e noto, con rammarico, un affievolimento nel sostenere e mettere in pratica ciò che l’art. 2 del nostro Statuto ci presenta come scopi dell’Associazione.
VAL SUSA – PINEROLO – Gemellaggio in alta quota
Sul colle del Sestriere, a quota 2.035, è stato celebrato il gemellaggio tra le sezioni di Pinerolo e Val Susa. Il Sestriere, che si pone a spartiacque tra la val Chisone pinerolese e la valle di Susa, rappresenta il luogo ideale per suggellare l’avvenimento. La sommità del colle è stata raggiunta a piedi dai due versanti: Champlas du Col per la Valsusa, Pragelato per Pinerolo. In perfetta sincronia i due serpentoni alpini, guidati dagli uomini della Protezione Civile e dai presidenti sezionali, si sono diretti verso piazzale Agnelli, seguiti dai vessilli e dai gagliardetti dei Gruppi.
La Cappella consacrata
Il 3 settembre scorso, dopo 76 anni dall’inaugurazione del manufatto, avvenuto nel 1938, la cappella del Sacrario dedicata alla Madonna Regina della Pace e ai Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, patroni d’Italia, è stata consacrata con l’apposizione del sacro crisma.
Semplicemente, grazie! (ott-2014)
Una cerimonia sobria, intima per salutare il generale di Corpo d’Armata Alberto Primicerj che cede il comando delle Truppe alpine al generale di Divisione Federico Bonato, presieduta dal comandante delle Forze Operative Terrestri, generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini. Gli alpini avrebbero voluto una piazza cittadina, luogo da sempre deputato ai giuramenti e ai congedi, ai cambi e ai conferimenti, ma la ‘spending review’, così si chiama oggi ciò che i nostri nonni chiamavano oculatezza, ha deciso diversamente. Nel teatro Cristallo in centro a Bolzano, venerdì 12 settembre c’erano i vertici militari e tanti alpini con i vessilli e i gagliardetti.
VICENZA – Alpini e immigrati insieme, in campo
Prima ha chiesto all’arbitro di annullare un goal: “Era troppo lontano e non ha visto che il mio tiro non era finito in rete”, e poi un rigore: “Nessun fallo, sono caduto da solo”. Queste cose possono capitare solo in un torneo di calcio organizzato dagli alpini e se il protagonista è un alpino (Cristian Barichella).
Davanti al mistero, ai piedi dell’Etna
Dentro, in aeroporto, mentre aspetti che ti diano la valigia, stai lì con gli occhi inchiodati sul nastro, immerso nella frescura dell’aria condizionata. Non sarà l’aria del Trentino, quella della canta, che ti fa cambiare i colori, ma è pur sempre evocativa della gradevolezza dei luoghi degli alpini. Poi, l’improvviso spalancarsi delle porte di uscita, grazie ai premurosi “maggiordomi” elettronici, ti butta dentro al traffico e alla calura della Sicilia. Miiiii….! È il minimo che ti viene da dire, con le poche espressioni di colore che hai imparato in Trinacria.
Cooperazione ANA – NATO
Lunedì 15 settembre, alla caserma Ugo Mara di Solbiate Olona, è stato siglato un memorandum d’intesa tra la Nato Rapid Deployable Corps - Italy (NRDC-ITA) e le sezioni ANA di Como, Milano e Varese. L’accordo ha come finalità lo sviluppo di un programma per l’organizzazione di studi, analisi, conferenze e attività di interesse comune tra la NATO e il territorio della Lombardia.