VICENZA – Alpini e immigrati insieme, in campo

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    Prima ha chiesto all’arbitro di annullare un goal: “Era troppo lontano e non ha visto che il mio tiro non era finito in rete”, e poi un rigore: “Nessun fallo, sono caduto da solo”. Queste cose possono capitare solo in un torneo di calcio organizzato dagli alpini e se il protagonista è un alpino (Cristian Barichella).

     

    Fanno comprendere lo spirito con cui è stata organizzata e giocata a Vicenza la terza edizione del torneo di calcetto di Settecà, che ha visto le penne nere giocare con le varie etnie extraeuropee che lavorano e vivono in zona. In campo quindi, Stati Uniti (Vicenza Lions), finiti terzi, Tunisia ed Unione Immigrati, oltre naturalmente a tre squadre alpine, i padroni di casa dei Berici Settentrionali, Monte Cimone e Basso Vicentino. Tanto impegno da parte dei giocatori, ma anche tanta correttezza: molto apprezzata dal pubblico l’alternanza dei commentatori che raccontavano nelle varie lingue quello che stava succedendo in campo. La finale se la sono giocata gli alpini dei Berici Settentrionali e l’Unione immigrati.

    È finita in parità e la vittoria è stata decisa ai rigori: più precisi dal dischetto gli ospiti. Il vero vincitore del torneo, però, è stato ancora una volta lo spirito con cui è stato organizzato. Spiega il presidente della sezione di Vicenza Luciano Cherobin, intervenuto alla premiazione assieme al consigliere comunale Lucio Zoppello: “Attraverso un gioco conosciuto da tutti, cerchiamo di presentare ai nuovi italiani la vera Italia che li ospita: quella fatta di gente onesta che ha costruito questo nostro Paese con la fatica e il duro lavoro. Un’Italia che ha conosciuto l’emigrazione, che ha una grande storia, cultura e tradizioni da far conoscere. Quest’Italia, della quale noi alpini desideriamo essere parte, è quella vera”.

    Donata Biasin