COMO – Simone Cristicchi racconta la guerra in Russia
...Li Romani in Russia, racconto di una guerra a millanta mila miglia… è un monologo dell’attore e cantante romano, presentato in anteprima a Mosca nell’ottobre 2010 alla rassegna internazionale del monologo. Fra le iniziative legate al 150° dell’Unità nazionale, lo spettacolo è stato proposto dagli alpini comaschi a Tremezzo. L’attore, interpretando i molti personaggi del racconto, propone la storia di fanti della brigata Torino nella Campagna di Russia. L’abitudine a sentire le stesse vicende con accento veneto, bergamasco, piemontese, ha incuriosito gli spettatori che questa volta hanno seguito il racconto in dialetto romanesco.
Il “Forca di Presta”, presenza ANA negli Appennini
Tra le varie proprietà della sede nazionale: il Soggiorno Alpino di Costalovara, il rifugio Contrin in alta val di Fassa e il rifugio Cecchin al Lozze, da alcuni decenni è stato “adottato” anche il rifugio “Medaglia d’Oro al V.M. Giovanni Giacomini” a Forca di Presta, a quota 1.550, situato nel territorio del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Un rifugio alpino sui generis, che potrebbe essere appenninico perché, contrariamente agli altri fratelli sull’arco alpino, è situato nell’Italia centrale, al confine fra tre regioni: Marche, Umbria e Lazio. Una posizione strategica nel territorio nazionale che permette all’Associazione Nazionale Alpini di essere presente in modo più capillare anche nel 4° raggruppamento.
LECCO – A Garbagnate Monastero il monumento agli Alpini
Una mostra di lavori preparati dagli alunni delle scuole locali per un concorso sui 150 anni dell’Unità d’Italia ha dato l’avvio alla festa per l’inaugurazione del monumento agli Alpini, voluto dal gruppo di Garbagnate Monastero. La domenica ammassamento, alzabandiera e formazione del corteo che ha sfilato per le vie del paese, accompagnato dal Corpo musicale San Fermo di Cesana Brianza, fino a raggiungere la chiesa parrocchiale di Brongio per la Messa concelebrata da don Carlo Magni, don Giovanni Bergami e don Carlo Ambrosoni. Il corteo è ripartito per le vie di Brongio, con una sosta al monumento ai Caduti e la deposizione di una corona d’alloro, per poi raggiungere il nuovo monumento agli Alpini.
Nuova edizione del "Faldella"?
Un’idea sorta nella redazione de Lo Scarpone Canavesano: perché l’ANA non studia la possibilità di una riedizione dell’autorevole e importante Storia delle Truppe alpine edita nel 1972 a cura del gen. Faldella?
Si ribalta un Lince: muoiono tre fanti italiani
Attraversavano un torrente in Afghanistan quando il loro Lince si è rovesciato, in pochi secondi è stato coperto dall’acqua e per tre nostri militari bloccati all’interno non c’è stato scampo. Così sono morti tre fanti del 66° reggimento fanteria “Trieste” che ha sede a Forlì ed è inquadrato nella brigata aeromobile “Friuli”. Le vittime sono il caporal maggiore capo Francesco Currò, 33 anni, di Messina, il primo caporal maggiore Francesco Paolo Messineo, 29 anni, di Palermo, e il primo caporal maggiore Luca Valente, 28 anni di Gagliano del Capo (Lecce).
Largo ai giovani (bravi)
Poche righe per “denunciare” la cattiva abitudine, da parte dei nostri giornali e telegiornali, di evidenziare sempre notizie negative che riguardano i nostri giovani. Leggo di ragazzi sbandati, bullismo, piccoli spacciatori. Esiste un problema giovanile, è inutile negarlo, ma io, per esperienza, conosco tantissimi bravi ragazzi, educati, rispettosi, impegnati nel sociale.
L’onore ai Caduti e un monito ai giovani
In una cornice di montagne innevate, nell’estremità settentrionale del lago di Como, gli alpini della sezione di Colico hanno commemorato, domenica 5 febbraio, il 69° anniversario della battaglia di Nikolajewka. Le celebrazioni hanno avuto un prezioso prologo sabato sera, nello storico Palazzo Gallio di Gravedona sede prestigiosa della Comunità Montana Alto Lario dove, alla presenza del presidente alpino Mauro Robba e del sindaco Fiorenzo Bongiasca, si è esibita in un applaudito concerto la fanfara della brigata alpina Taurinense, diretta dal maresciallo Marco Calandri, con un repertorio di musica militare, classica e jazz.
Un alpino nella terra dei cedri
Generale Paolo Serra, è nuovamente ora di chiudere lo zaino…
Esatto, ma da buon alpino, lo zaino è sempre pronto in un angolo, affardellato con i nostri sentimenti e le nostre tradizioni, oltre che con i materiali essenziali per vivere, muovere e combattere in ogni ambiente operativo. La chiamata questa volta è fatta dall’ONU e decisamente non ci si poteva non farsi trovar pronti!
GERMANIA – In memoria dei Caduti di tutte le guerre
Come ormai da decennale tradizione a Heubach e a Stoccarda si sono svolte le cerimonie in suffragio di tutti i Caduti, i dispersi e le vittime del terrorismo internazionale organizzate dai due gruppi alpini. La Messa di Heubach celebrata in due lingue dal sacerdote Hans Peter Bischoff nella chiesa cattolica, ha visto la presenza di diverse autorità civili e militari tra le quali il presidente sezionale Sambucco, il sindaco di Heubach Klaus Maier e quello di Herlikofen Celestino Piazza, la signora Altadonna in rappresentanza del console generale Giovine, il direttore dell’istituto dei disabili Hubert Sorg (a cui sono andati i proventi della manifestazione) e diversi presidenti di Associazioni d’arma.
Gli alpini nella storia d’Italia (ultima puntata)
Versatilità, la risposta moderna
Nel corso degli anni Settanta le Forze Armate italiane sono state oggetto di un processo di ristrutturazione destinato, da un lato, a snellire l’apparato riducendo il contingente di leva e le strutture eccedenti, dall’altro a rendere l’istituzione militare più efficiente e moderna. In questo quadro le Truppe alpine sono state riorganizzate, in omaggio ad un principio di flessibilità operativa e di mobilità che nel terreno montano trova il suo ideale ambiente di applicazione. La ristrutturazione ha stimolato un approfondimento teorico che nel corso degli anni si è arricchito di numerosi contributi (tra gli altri, vanno ricordati quelli di Luigi Poli, Carlo Jean, Domenico Innecco, Benedetto Rocca, Patrizio Flavio Quinzio).
PORDENONE – Porcia: inaugurata la nuova baita
L’inaugurazione della sede del Gruppo nella ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia e del 100° anniversario dell’Aviazione Italiana è stata solennizzata dalla presenza del nostro presidente nazionale Corrado Perona e del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica gen. di squadra Giuseppe Bernardis, nativo di Porcia, nonché di autorità civili, del comandante dell’aeroporto militare di Aviano col. pilota Luca Cappelli, del ten. col. Esposito per la brigata Julia, del cap. Antonio Piana in rappresentanza della brigata corazzata Ariete.
Le due Italie
Gli eventi di questi ultimi tempi hanno palesato in modo inconfutabile la pochezza dei nostri politici, indipendentemente dell’appartenenza di schieramento. Pochezza di idee, ma soprattutto di sensibilità verso quegli onesti cittadini che con sacrifici ed abnegazione hanno sempre lavorato per la crescita, non solo economica ma anche morale di questa nostra Italia.