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martedì, 13 Maggio 2025

BASSANO – Sei giorni di servizio civile con gli alpini

Si è ripetuta quest’anno a Bassano l’iniziativa “6 giorni di servizio civile con gli alpini” organizzata dalla sezione di Bassano del Grappa in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili e con l’associazione dei Comuni (ANCI) del comprensorio. Il progetto, curato dal consigliere sezionale Fabrizio Busnardo, intende far conoscere ai ragazzi gli alpini in congedo e le loro molteplici attività. Hanno aderito una ventina di ragazzi dai 18 ai 25 anni impegnati per una settimana tutti i giorni dalle 8 alle 18.

“Alpini sempre, con orgoglio e senza timore”

Vittorio Trentini, che fu presidente nazionale negli anni Ottanta, compirà cent’anni il 30 marzo prossimo. Lo abbiamo incontrato nella sua casa di Bologna, dove vive con la figlia, mentre la sezione Bolognese Romagnola sta organizzando i festeggiamenti per il compleanno.

Ca.STA, un severo banco di prova

“Sappiate che siete i benvenuti. Viva gli alpini”: con queste parole il sindaco di San Candido Werner Tschurtschenthaler ha concluso il suo discorso all’apertura della 64ª edizione dei campionati sciistici delle Truppe alpine (Ca.STA), in programma dal 30 gennaio al 3 febbraio in alta val Pusteria e nel Comelico Superiore. Parole non certo di circostanza, queste del sindaco di San Candido, la cui fascia tricolore - come quella degli altri sindaci del comprensorio Alta Valle - testimonia vicinanza e condivisione con le Truppe alpine, che qui sono di casa. Una condivisione praticata anche quando, con i generali Primicerj e Macor e il nostro presidente nazionale Perona, il sindaco Werner Tschurtschenthaler e quello di Dobbiaco Guido Bocher hanno deposto una corona ai monumenti dedicati a tutti i Caduti. In piazza Municipio, tradizionale palcoscenico sul quale si svolge la suggestiva cerimonia di apertura dei campionati, erano schierate le squadre giunte in sfilata al comando del col. Paolo Sfarra, comandante del 7° Alpini di Belluno.

L'editoriale di De Biasi

Non ho avuto il piacere di conoscerti, ma ho avuto il privilegio di leggerti. Il tuo editoriale su L’Alpino di febbraio (a firma di Graziano De Biasi), chiaro, semplice, lineare, essenziale ha provocato in me un turbinio di emozioni mai sopite che tu con i tuoi concetti hai esaltato. Grazie!

Ricordando l’Operazione Mozambico

Nell’ottobre 2006 l’ANA completava, dopo soli cinque turni di lavoro, le opere programmate nel villaggio di Lalaua, in Mozambico (L’Alpino, gennaio 2007), un intervento voluto dall’Associazione per onorare e ricordare l’ultima missione di pace svolta dagli alpini di leva in questo paese provato da un’orribile guerra civile. Cinque i turni di lavoro, compreso quello propedeutico, e ventotto i volontari coinvolti; alcuni di loro hanno voluto perfino ripetere la gratificante esperienza ed il nobile impegno.

TORINO – Valdellatorre: gli 85 anni del gruppo

Il gruppo di Valdellatorre ha compiuto 85 anni. Gli alpini hanno festeggiato degnamente questa ricorrenza con tre giorni di manifestazioni iniziate il venerdì, giorno in cui è stata inaugurata una mostra fotografica dal titolo “Un valtorrese in Jugoslavia”, curata da Barbero, in cui veniva raccontata tramite un centinaio di immagini, l’esperienza di Attilio Brunatti, uno dei 12 concittadini reduci della seconda guerra mondiale. La sera, nella chiesa di San Donato, esibizione del coro alpino di Rivoli che ha riscosso un eccezionale successo. Sabato è stato dedicato al ricordo dei Caduti con la deposizione di fiori ai vari cippi nelle frazioni del territorio comunale, tra cui quello dedicato ai Caduti senza Croce, costruito e curato dal Gruppo. Alla sera esibizione de “Le fisarmoniche del Monviso” presso il Palazzetto dello sport.

Le foibe ancora aperte nei cuori

Sessantacinque anni fa, il 10 febbraio 1947, a Parigi veniva firmato il trattato che toglieva all’Italia ed assegnava alla Jugoslavia Fiume, il territorio di Zara, le isole Lagosta e Pelagosa, gran parte dell’Istria, del Carso triestino e goriziano e l’alta valle dell’Isonzo. Trieste, con il suo entroterra giuliano ed istriano, entrò a far parte del neo costituito Territorio Libero di Trieste, diviso in Zona A, sotto amministrazione angloamericana e Zona B, sotto amministrazione jugoslava.

Il gen. Bernardini al comando delle Forze Operative Terrestri

Il generale di Corpo d’Armata Roberto Bernardini è il nuovo comandante delle Forze Operative Terrestri (Foter) di stanza a Verona. Ha sostituito il generale di C.A. Francesco Tarricone che ha assunto l’incarico di direttore generale per il personale militare, presso il ministero della Difesa, ritornando così nell’ambito interforze dello Stato Maggiore della Difesa. La cerimonia del cambio, particolarmente solenne, è avvenuta alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano e in videoconferenza di tutti i comandanti dei reparti delle Forze Operative Terrestri schierati sul territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ed i comandanti dei reparti impegnati in Afghanistan, Libano e Kosovo.

Nell’emergenza neve, a soccorrere la gente

Mentre scrivo, sono ancora in corso le residue attività di soccorso, che ci hanno visto profondamente impegnati sul territorio che ha interessato nei giorni scorsi, con un’ondata inusuale di maltempo, le regioni del centro del nostro Paese: Emilia Romagna, Marche, Umbria, Molise, Abruzzo, Lazio, ecc. La risposta alla chiamata da parte dei volontari è stata ancora una volta generosa e professionale. L’attività di soccorso è iniziata il 2 febbraio in Emilia Romagna, la prima delle regioni che ha visto impegnati nostri volontari a supporto e gestione delle Colonna Mobile Regionale. Per quattro giorni, 25 volontari si sono alternati nelle attività di soccorso e di pronto intervento alla popolazione; i volontari hanno anche predisposto dei ponti radio per permettere adeguate comunicazioni con le squadre sul territorio.

“Con lo spirito che abbiamo ereditato”

Sul piazzale della scuola Nikolajewka di Brescia, realizzata dagli alpini per aiutare ragazzi in difficoltà, sabato pomeriggio, 28 gennaio, si è svolta la commemorazione della battaglia sostenuta dalla Divisione Tridentina 69 anni fa per rompere un accerchiamento che avrebbe portato all’annientamento decine di migliaia di soldati. Avvenimenti lontani, ma sempre presenti nella memoria di noi tutti e in particolare dei reduci Ugo Balzari, Giobatta Danda, Beniamino Salvadori, Angelo Viviani, Rino Daldosso, Domenico Pasi, Luigi Sottini e Agostino Floretti che si ritrovano ogni anno per ricordare tanti compagni rimasti nella steppa, ma anche per osservare nei loro volti i segni del tempo e contare le assenze.

GORIZIA – A Cormòns il piastrino di un Caduto

Significativa la breve cerimonia che si è svolta nel municipio di Cormòns dove il sindaco, Luciano Patat, ha consegnato ai famigliari di un Caduto cormonese disperso in Russia, l’artigliere alpino Guido Luisa classe 1915, il suo piastrino ritrovato dallo storico gen. Antonio Dessy durante alcune ricerche in Russia.

Alto Adige in cucina: il meglio di due mondi

Si direbbe cosa facile per i cuochi altoatesini diventare grandi e famosi, perché questa terra offre il meglio della qualità e creatività. Essi possono lasciarsi ispirare dai sapori decisi della tradizione contadina o avventurarsi nella fantasiosa diversità della gastronomia italiana. Un connubio particolarmente riuscito che si esprime sia nei ristoranti, in carte menù di varietà incredibile, sia nelle case, dove la cucina casalinga propone il pranzo tradizionale per poi cedere il passo alla cena con i knödel (canederli) allo speck. A proposito di canederli: ogni valle ha i suoi. I tradizionali sono quelli allo speck, ma anche quelli ai formaggi, o con le erbe, o le albicocche (quand’è stagione) non sono male.

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