20.9 C
Milano
venerdì, 10 Maggio 2024

La custodia dei nuovi sacrari

Ho letto con vivo interesse l’articolo su L’Alpino di novembre in merito alla riunione dei presidenti del 2° raggruppamento e alle proposte emerse. Verso la fine dello scritto si parla dei sacrari. Seppur tenuti perfettamente, mai una volta ho visto là un custode ad accogliere e a controllare i visitatori che si recano ad onorare la memoria dei nostri Caduti. In tutte le occasioni in cui passo con il mio cappello alpino un groppo alla gola mi prende e inizio a piangere. Sono sicuro di non essere il solo perché noi alpini siamo fatti così. La mia idea: potremmo essere noi volontari/e di Protezione civile, potremo essere noi alpini e alpine in sinergia con il comando Truppe alpine a tenere aperto e ad essere guide durante i fine settimana e le festività.

Giovanni Bissoli - Rivalta (VR)

I muli alla sfilata del 2 Giugno

Mi rivolgo a te sperando di trovarti solidale in un pensiero che è in fondo una rabbiosa constatazione, resa provocatoriamente evidente guardando le immagini televisive della sfilata del 2 Giugno. Come certamente ricordi i reparti hanno in gran parte sfilato con uniformi storiche. Bene! Mi piange il cuore sapere che noi alpini non possiamo avere nelle nostre testimonianze storiche la presenza di quell’umile, obbediente, eroico animale, il mulo, che ha condiviso la sua vita con gli alpini in pace e in guerra.

Renato Sartor - Conegliano (TV)

ALESSANDRIA – A Tortona una “Piazza brigata Taurinense”

Tortona ha dedicato una piazza alla brigata alpina Taurinense, quella antistante la sede del gruppo alpini, promotori dell’iniziativa accolta di buon grado dal Consiglio comunale. La cerimonia - presente il vice comandante della brigata col. Serafino Canale e il sindaco Massimo Berutti - è stata accompagnata dalla fanfara alpina Valle Bormida. In serata, al Teatro Civico, prima del concerto del coro alpini Montenero della sezione di Alessandria, è stato conferito alla brigata il “Grosso d’Oro”, massima onorificenza cittadina che viene assegnata a persone o enti meritevoli attivi sul territorio.

Cultura popolare e trabiccoli

Il mio insegnante di lettere all’istituto d’arte negli anni sessanta redarguiva me e i miei compagni del fatto che non avevamo alcuna passione per la cultura popolare. Oltre ai trattati di estetica crociana cercava d’inculcarci la cultura popolare che in Italia riesce a produrre più risultati della cultura ufficiale. L’artigianalità è ancora il tessuto produttivo e a volte riesce a raggiungere risultati di eccellenza. Così: in mezzo al mar ci stan camin che fumano… è cultura popolare autentica, figlia di tradizioni e spontaneità. Un artigiano che ama il proprio lavoro produce cultura. Alle Adunate degli alpini vorrei rivalutare i trabiccoli ed i loro creatori italiani estrosi, a volte approssimativi ma autentici come sanno essere gli alpini!

Guido Da Riva - Sassuolo (MO)

Ancora un alpino a Beirut

La mia generazione, ma credo non solo la mia, ha in testa un cliché degli ufficiali superiori che ricalca la descrizione fatta dall’aspirante ufficiale Ermes Rosa, nel bel libro “Arditi sul Grappa”, del primo incontro - era in leggero ritardo dovuto alla baraonda della guerra - con il comandante del suo reggimento. “Il colonnello ci guarda con i suoi occhi freddi, poi si alza con un crescendo di voce da far crollare la caverna, ci dice… insegnerò loro cosa vuol dire ubbidire sotto le armi… intanto tengano gli arresti”. Più di novant’anni dopo, all’Adunata di Torino, sfila un bel gruppo di alpini con al centro un generale di Divisione in servizio. Salutano festosi la folla che li acclama; sembrano avere appena varcato la soglia della caserma per la libera uscita.

VAL SUSA – Una targa a ricordo del btg. Exilles

La realizzazione del volume “Salvare la memoria, graffiti della Grande Guerra nei campi di battaglia dei cinque Comuni del Pasubio”, ha impegnato gli autori ed i loro collaboratori in numerose uscite nella zona. A passo Buole, sul muro a secco accanto alla cappella commemorativa sorta nel 1964, è inciso “3° Alpini Exilles” a ricordo degli alpini del btg. Exilles, del 3° Rgt., che furono impegnati nella costruzione della camionabile Marani-Passo Buole-Zugna. L’Exilles, dopo un periodo in linea sul Corno Battisti, l’11 febbraio 1917, passando per Schio, si trasferì in ferrovia in Val Lagarina alle dipendenze del XXIX Corpo d’Armata.

L'appello di Gilberto

Sono responsabile del gruppo alpini di Cernusco sul Naviglio. Ho sperato che la lettera appello di Gilberto Frattini (L’Alpino, ottobre 2011, pag. 5) rimanesse a livello sezionale ed invece mi ritrovo a dover affrontare di nuovo il problema a livello nazionale. Mi limiterò ad esporre solo i fatti. Scrive Frattini: “Purtroppo anni fa ho subito un grave infortunio sul lavoro”. Ad esclusione degli alpini, tanti purtroppo lo illusero che tutto si sarebbe risolto. Nei lunghi mesi di degenza, non solo ospedaliera, alcuni alpini del gruppo ebbero con lui contatti giornalieri nonostante la posizione logistica della sua abitazione non favorevole. In seguito gli alpini, non solo del mio gruppo, lo portarono alle Adunate e nell’ultima alla quale partecipò non lo si poté lasciare un solo istante. Occorreva la presenza di persona qualificata, anche per le recenti normative in vigore. Chiedo scusa se i miei alpini e tutti quelli che hanno collaborato con noi non hanno potuto fare di più.

Stefano Coronelli - Cernusco S/N (MI)

TORINO – Restaurato il Parco della Rimembranza per onorare l’Italia e i suoi Caduti

Ancora una volta gli alpini della sezione di Torino sono stati protagonisti di una storia che ha le sue origini nel 1928. Infatti è da allora che il Parco della Rimembranza è entrato nel nostro cuore. Da quell’anno, e fatta eccezione per il periodo bellico, i pellegrinaggi annuali si susseguono per mantenere vivo e presente il ricordo dei Caduti torinesi. La cerimonia all’Ara del Parco, programmata e organizzata il 3 novembre di ogni anno dal gruppo di Torino Centro, ha acquistato nell’ultimo decennio una particolare e prestigiosa valenza con una notevole partecipazione di autorità militari, rappresentanti della Regione, della Provincia e della città, oltre ad Associazioni d’Arma, allievi delle scuole medie cittadine e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, della brigata alpina Taurinense e del comando della Regione Militare Nord.

Solidarietà alpina

Un anno fa mi sono recato, con mia moglie Daniela, in Guatemala, a La Verbena, sobborgo della capitale, per consegnare dei soldi che 12 gruppi alpini di Vicenza mi hanno dato per aiutare dei bambini rimasti orfani di entrambi i genitori che “lavoravano” come “operatori ecologici” nella più grande discarica del Guatemala. Raccoglievano tutto quel materiale, ferro, vetro, plastica, lattine per poi consegnarlo alle potenti ditte di riciclaggio e guadagnare così qualche soldo per sopravvivere. Con l’aiuto del suddetto gruppo si è riusciti ad inaugurare poco tempo fa un asilo chiamato “La Guarderia”. Per iniziare questo progetto servivano ancora soldi per poter mantenere questi bambini. Una buona parte della somma necessaria l’abbiamo raccolta vendendo materiale guatemalteco, ma ci mancava ancora qualcosa. Ho chiesto al capogruppo se era possibile fare una cena missionaria. Risposta favorevole e cospicua somma raccolta. Non vi dico la felicità dei missionari nel vedere e constatare che in Italia la gente sente questi problemi e si adopera per gli aiuti.

Venanzio e Daniela Zanin - San Lazzaro (VI)

SVIZZERA – Cerimonia per i Caduti a Mon Repos

Gli alpini del gruppo di Ginevra con il gagliardetto e il Tricolore hanno partecipato alla tradizionale cerimonia in onore dei Caduti svizzeri svoltasi al parco Mon Repos. Vi hanno partecipato anche rappresentanti di altre associazione d’Arma italiane. Una lunga sfilata, preceduta dalla fanfara dei Cadetti di Ginevra, ha raggiunto il monumento ai Caduti al quale è stata deposta una corona mentre la fanfara suonava l’inno nazionale svizzero. Brevi parole sono state espresse dal gen. Berger, poi lo scioglimento e vin d’honneur offerto dall’esercito svizzero.

ULTIMI ARTICOLI

Nuovo sito editoriale

Le spese per la produzione del nostro giornale sono costantemente aumentate. Su 1,5 milioni di euro previsti in bilancio per la nostra rivista, i...