Buon lavoro presidente
Chissà perché, caro Presidente, nel momento in cui l’Assemblea dei delegati proclamava l’esito delle votazioni che ti hanno visto eletto, mi tornava alla mente la scalata al monte Emilius che feci con la mia Compagnia nell’estate del 1968. È uno dei ricordi più nitidi dei cinque mesi trascorsi alla SMALP, che si accompagna a quello dell’odore delle erbe di Pollein, rimasto impresso nella memoria olfattiva, così come il sapore amaro dell’alluminio della gavetta, dove ci servivano ranci semifreddi nelle giornate gelide e nevose del campo invernale a La Thuile.
Il direttore su Rai3
Buonasera, sono un alpino che, per problemi di famiglia, non ha potuto partecipare quest’anno all’Adunata!
Non è mai troppo tardi
Si potrebbe credere che vista un’Adunata nazionale degli alpini si sono viste tutte, ma così non è. Ogni anno si tratta di un richiamo collettivo che raduna generazioni di alpini sempre più “veci” e sempre meno “bocia”, ma con lo stesso spirito goliardico ed allo stesso tempo pieno di quella umanità solidale di sempre, che contraddistingue stranamente questo Corpo rispetto ad altri.
Gli alpini su Facebook
Sono veramente irritato! Ti risulta che lo Statuto dell’Associazione Nazionale Alpini sia stato abrogato? Oppure non sia applicabile ai comportamenti da tenere nei social network? Quanti alpini su Facebook, con la loro foto con tanto di cappello alpino, dissertano, pubblicizzano ed irridono i vari partiti con profonde discussioni… da bar.
Il coraggio di annunciare il bene
Ho appena letto le sue considerazioni sulla vita attuale e le prese di posizione decisamente contro corrente, politicamente scorrette e via elencando locuzioni oggi in pieno uso. La conduzione della vita planetaria, o quasi, è oggi comandata dalla finanza internazionale che si serve delle nazioni come di pedine da muovere sulla tavola degli scacchi.
Prepariamoci al futuro
Ho appena finito di leggere per la quarta volta il tuo magistrale editoriale “Presunzione di libertà”. Una vera ventata di aria fresca. Per la prima volta, se ben ricordo, ne L’Alpino si parla dei grandi problemi dell’Italia e delle democrazie occidentali. Parole come lobby, mercati, fondamentalismi, terrorismo, sono del tutto inusuali e cadono come pietra nell’acqua cheta e monotematica tipica di un giornale associativo.
L’inno di Mameli
Sono in imbarazzo; non so come scrivere quello che ho dentro; non vorrei essere frainteso ed additato come “uno, comunque, contro quelli”.
Onestà e solidarietà
Non si poteva trovare un binomio più adeguato per coniare il motto dell’Adunata 2013. Sempre più spesso penso, a fronte dei battibecchi insulsi e burattineschi che vorrebbero essere la voce della politica, quanto poco sarebbe necessario per spazzare via il luridume degli inganni e delle prese in giro che sempre più sfrontatamente insozzano i valori e le virtù del nostro popolo.
Orso Grigio
Ho imparato da poco a leggere e, da ancora meno a scrivere, ma mi ha colpito molto leggendo il giornale L’Alpino, l’acume, la schiettezza, la spontaneità e soprattutto la visione globale del direttore, don Bruno Fasani.
Don Bepo Gonzato
Caro direttore, sono passati ben 60 anni da quel 18 gennaio 1953 quando mons. Giuseppe Gonzato, “don Bepo” ci ha lasciati per raggiungere il “Paradiso di Cantore”. Non ero ancora un alpino quando ho conosciuto don Bepo nella sede della sezione di Verona, accompagnando mio padre e altri alpini del mio paese per organizzare l’annuale pellegrinaggio all’Ortigara.
Cappelli: nuovi o bufferati
Buongiorno carissimi, con un gruppo di alpini qui al bar stiamo ridendo nel vedere gli alpini di Roma riuniti con cappelli nuovi di zecca. Ma come hanno fatto? Noi siamo proprio degli sporcaccioni trasandati. Chi ha fatto la naja è tornato a casa con cappelli usurati.
Cattolici e non
Ma siamo un’Associazione d’arma o un’Associazione cattolica?!