Caro direttore, sono passati ben 60 anni da quel 18 gennaio 1953 quando mons. Giuseppe Gonzato, “don Bepo” ci ha lasciati per raggiungere il “Paradiso di Cantore”. Non ero ancora un alpino quando ho conosciuto don Bepo nella sede della sezione di Verona, accompagnando mio padre e altri alpini del mio paese per organizzare l’annuale pellegrinaggio all’Ortigara.
Ho conosciuto allora la sua umanità e il suo scopo di dedicare tutto il resto della sua vita a raccogliere i resti dei “suoi alpini” caduti sull’Ortigara. Quando si parlava di quel luogo si commuoveva pensando alla moltitudine di persone cadute. Fu uno degli ideatori e realizzatori dell’annuale pellegrinaggio alla chiesetta del Lozze. Ogni anno raccoglieva attorno a sè un gruppo di combattenti per recarsi sull’Ortigara a celebrare delle Messe in suffragio del “suoi alpini Caduti” su quel campo di battaglia. Una sulla cima, alla Colonna Mozza, e l’altra alla Chiesetta del Lozze. Fu in uno di questi pellegrinaggi al “cimitero degli alpini” come lui diceva sempre, che venne lanciata l’idea e deciso di restaurare la Chiesetta del Lozze per l’occasione del 10° anniversario della battaglia. L’idea fu subito accolta e il 27 luglio 1927 la chiesetta fu inaugurata solennemente alla presenza di un gran numero di reduci, e don Bepo celebrò la Messa sul piazzale antistante la Chiesetta restaurata.
Pietro Masnovo
Caro Pietro, sarò io quest’anno a celebrare in quella chiesetta il giorno della memoria il 14 luglio. Insieme a tutti i caduti, italiani e non italiani, farò un ricordo speciale anche per il nostro don Bepo.