Il premio 'Giornalista dell'anno 2001'
La consegna del premio 'Giornalista dell'anno' a Donata Bonometti.
Il dibattito sul tema: ‘Il volontariato in generale e in zone montane’
Le foto della 3 giorni al Vigorelli
Lagazuoi: visite guidate al museo all'aperto della Grande Guerra
Giugno 2002 ANNO LXXXI N6
La deposizione di una corona al monumento di Messina dedicato alle eroiche batterie siciliane, eretto a perenne memoria dei montagnini che nel 1896 si fecero trucidare ad Adua pur di non cedere la posizione, stato uno dei momenti pi significativi della 75 Adunata nazionale degli alpini. E' stato il doveroso omaggio delle penne nere ai fratelli che le hanno precedute, scrivendo una grande pagina per la storia del Corpo degli Alpini. Ed stato anche un momento di particolare suggestione, perch ha significato l'abbraccio di tutti gli alpini, idealmente presenti in quel piazzale.
La Fanfara della brigata Julia ha suonato il Silenzio, in un'atmosfera commovente e solenne. L'Adunata a Catania ha rimarcato, se ce ne fosse stato davvero bisogno, non soltanto i legami fra gli alpini indipendentemente dal luogo in cui vivono ed operano, ma ancora una volta fra penne nere e la gente: Catania stata splendida e straordinariamente complice sia nella grande festa del sabato sera sia durante la sfilata, diventando un tutt'uno con gli alpini. Vorremmo che queste magiche giornate si ripetessero per trecentosessantacinque giorni all'anno, scriver un cronista catanese.
Grazie, dunque, Catania.
(La foto di copertina di Guido Comandulli)
Domenico Vigezzi misconosciuto eroe alpino
Sulle orme di San Maurizio
Se i nostri colli potessero parlare.
Iscrizione all’ANA: ora bastano 2 mesi in un reparto alpino
per poter essere iscritti all'ANA...
Venticinque anni di vittorie per la sezione bergamasca
Coro ANA Codroipo: montagnise altri
Sulle note dell’entusiasmo
Febbraio 2002 ANNO LXXXI N2
Abbiamo dedicato la nostra copertina ai cori alpini che in tante circostanze, fanno sentire la loro voce, quella dello spirito alpino, dell'anima trasportata
sull'armonia delle note. Ci raccontano storie d'amore, di vita comune. Ma anche storie di dolore, di vita militare, di guerra.
Le storie d'amore con scanzonata benevolenza, quelle di guerra con partecipazione e sofferenza, con grande rispetto: non per nulla accompagnano la Messa, in chiesa. E nessuno pensa che Sul ponte di Perati non sia un canto
liturgico, che Signore delle cime non sia un'invocazione a Dio, che Ai preat non sia una preghiera
Cos come nessuno rivisita la sua vecchia casa e si ritrova con le persone care che non ci sono pi come quando assiste vorremmo dire partecipa a un concerto di cori alpini.
Dietro quel canto c' spesso la nostra storia, ci sono i nostri ricordi, talvolta anche un rimpianto. E c' tanto sacrificio di coloro che si sottopongono a due,
tre prove settimanali, la sera, dopo cena, per poter salire sul palco di un teatro, di fianco a un altare, accanto a una bandiera e con il canto esorcizzare gli orrori
della guerra ed esaltare l'amore per le montagne e la vita.
(Nella foto di copertina, il coro Alte Cime della sezione di Brescia e il coro Ortigara. Foto di Guido Comandulli)