Le lacrime del Vecio
Obiezione di coscienza
Alpini d'oggi, una cittadella per conoscerli e ammirarli
A Ivano Gentili la Croce Nera austriaca
Benvenuti, alpini. Bentornati a casa
In Val di Susa raid alpinistico della Taurinense
Sono venuti da tutti i continenti
Il Vescovo: Siamo ancora chiamati a difendere libert e giustizia
La presenza degli alpini è carica di significati per Cuneo e la comunità ecclesiale, memore del nostro passato e della storia degli alpini che si intreccia con la nostra storia . Monsignor Giuseppe Cavallotto, vescovo della diocesi di Cuneo e Fossano così all'omelia saluta gli alpini che a migliaia gremiscono il Palazzetto dello Sport dove sta celebrando la Messa in suffragio dei Caduti della divisione Taurinense, assistito da ben 18 fra cappellani e parroci e cinque diaconi.
Ortigara: 90 anni dopo
Tra il 10 ed il 25 giugno del 1917 si consumava una battaglia che si tramutò in una leggenda. Da quella leggenda il mito degli alpini avrebbe tratto forza e alimento che lo sostengono ancor oggi. Eppure gli alpini avevano combattuto prima su altre cime, che oltretutto li avevano visti vincitori. Dal Pal Piccolo al Freikofel, al Monte Nero e al Cukla, per non scordare le Tofane, i ghiacciai dell'Adamello o le vette quasi Himalayane dell'Ortles, le truppe alpine italiane avevano scritto pagine di eroismo e di abilità tattiche che le avevano imposte anche ad un avversario non certo prodigo di elogi.