Il Vescovo: Siamo ancora chiamati a difendere libert e giustizia

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    La presenza degli alpini è carica di significati per Cuneo e la comunità ecclesiale, memore del nostro passato e della storia degli alpini che si intreccia con la nostra storia . Monsignor Giuseppe Cavallotto, vescovo della diocesi di Cuneo e Fossano così all’omelia saluta gli alpini che a migliaia gremiscono il Palazzetto dello Sport dove sta celebrando la Messa in suffragio dei Caduti della divisione Taurinense, assistito da ben 18 fra cappellani e parroci e cinque diaconi.

    Fanno corona tutti i Vessilli associativi e centinaia di gagliardetti. La corale ANA Stella Alpina accompagna il rito con cante della tradizione alpina. Davanti all’altare c’è il presidente nazionale Perona con il Consiglio nazionale, il generale Bruno Iob comandante delle Forze terrestri, il generale Novelli comandante delle Truppe alpine, le massime autorità comunali, provinciali e regionali. Il vostro Corpo ha scritto pagine di storia memorabili , continua il presule ed elenca nomi di luoghi che furono il calvario degli alpini; dal Grappa all’Ortigara all’Isonzo nella Grande Guerra e poi nella seconda.

    Non poteva mancare un ricordo della Cuneense e dei nostri giovani che non hanno fatto ritorno . Dalla storia si leva un monito ha proseguito il vescovo ed è quello della condanna della guerra che sparge sangue innocente. Però ha detto riferendosi alla guerra di Liberazione non possiamo sottacere il sacrificio di quanti, pur contrari alle guerra, costretti dalle circostanze hanno accettato di combattere per la libertà e la giustizia, valori fondamentali che si conquistano a caro prezzo.

    Oggi ha detto ancora siamo chiamati a difendere la libertà e la giustizia dove non ci sono libertà e giustizia, dove dettano la loro legge i trafficanti di droga, dove sono negati i diritti fondamentali. Non abbiate paura . Il rito si è concluso con la Preghiera dell’Alpino, quella originale, ascoltata in uno stadio sul quale era calato un silenzio d’attesa perché per le armi che difendono la pace si può anche invocare la benedizione.