Sabato 12 maggio, presso il Salone d’Onore della provincia di Cuneo, riunione congiunta delle sezioni A.N.A. all’estero e della Federazione internazionale delle Truppe da montagna. Presenti i vertici dell’A.N.A. e le massime autorità civili e militari, fa gli onori di casa il consigliere nazionale Adriano Rocci, responsabile della commissione IFMS. Delegati delle sezioni all’estero provenienti da tutti i continenti e un folto pubblico gremiscono sia l’anfiteatro che la sala adiacente, munita di schermo per la video conferenza. Da segnalare l’intervento del sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia, che con particolare calore evidenzia la mondialità dell’incontro, segnato dalla presenza di tanti alpini in rappresentanza di comunità sparse in tutti i continenti, a testimonianza che secoli di emigrazione dal nostro Paese non hanno cancellato il profondo legame con la madrepatria.
Il presidente della sezione Romano Marengo nel porgere i saluti esprime tutta la sua soddisfazione per la partecipazione numerosa e qualificata alla manifestazione. Il gen. Armando Novelli, comandante delle Truppe Alpine, traccia un quadro della forza al suo comando, numericamente attestata sulle diecimila unità. Con orgoglio sottolinea che i nostri soldati hanno ricevuto da parte delle popolazioni e dei governanti dei paesi in cui operano ampie testimonianze di apprezzamento e rispetto. L’impegno in Afghanistan, a causa di una complessa situazione interna e di ingerenze pesanti del terrorismo internazionale, si profila di lunga durata.
Oggi in quell’area sono impegnati gli alpini del 3º reggimento, integrato con duecento genieri, Brigata Taurinense, con i quali ci sarà nel pomeriggio un collegamento video; ma anche nel Kossovo e, in forza minore anche in altri teatri, tanti nostri soldati adempiono il loro dovere su mandato dell’ONU e sotto il comando della Nato. La Brigata Julia, in versione multinazionale, in quanto comprende reparti di altri paesi d’Europa, oltre ai compiti in missioni di pacificazione all’estero sta sperimentando un modello di forza armata integrata nel contesto dell’Unione Europea. Concludendo afferma con forza che se ci saranno cambiamenti nelle Truppe alpine il suo impegno sarà che questi siano in positivo.
Il segretario generale IFMS gen. Jaime Coll Benejam, spagnolo, comandante di una brigata da montagna, ottimo conoscitore dell’Italia e della lingua italiana, da pochi mesi alla guida della Federazione al posto di Hans Peter Walker, svizzero, pur non essendo la prima volta che partecipa alla nostra massima manifestazione nazionale si dichiara entusiasta perché stiamo offrendo a tutti una grande lezione di cameratismo e di patriottismo. Conosce bene gli alpini perché li ha visti operare in Afghanistan al comando del generale Battisti e li considera ottimi soldati.
Altri saluti e felicitazioni per la splendida adunata di Cuneo vengono dal rappresentante della Germania, Majer, orgoglioso di essere assieme agli alpini, convinto che i valori comuni della montagna sono una garanzia per il futuro dell’Europa, e dal col. Berchet, Francia, che evidenzia come i nostri due paesi abbiano in comune una unica montagna. Dopo numerosi altri interventi conclude la rassegna degli ospiti il sottotenente cileno Felipe Mino, in formazione presso il Centro di Addestramento Alpino dell’Esercito di Aosta, che si dichiara felice dell’invito alla nostra manifestazione e riconoscente per l’esperienza che sta maturando in Italia, dove è impegnato a mettere in pratica il motto latino: Disce ut doceas , impara per insegnare, di buona memoria per tanti ufficiali di complemento passati per le caserme di Lecce e non solo.
A chiusura della cerimonia il presidente nazionale Corrado Perona, con un breve ed efficace intervento scalda l’assemblea sottolineando l’accoglienza straordinaria dei Cuneesi nelle giornate dell’adunata e si lascia scappare la battuta: finalmente il Piemontese ha buttato via la scorza dura.
Vittorio Brunello