I Nuvola e tutta l’organizzazione della Protezione civile di Trento, rispettando le procedure e un’organizzazione standard, si sono prodigate con risultati molto apprezzabili negli interventi in Abruzzo. Pescomaggiore un piccolo centro a 15 chilometri da L’Aquila, è rimasto praticamente ignorato e i suoi abitanti, quasi tutti anziani, sono stati costretti ad abbandonare il paese con la magra prospettiva di poterci ritornare solo fra una decina d’anni.
Un gruppo di studenti si è occupato del problema e con un appello via internet è riuscito ad avviare un progetto autogestito per la costruzione di sette casette, per far fronte alle prime esigenze. Il gruppo alpini di Caoria ha subito ricevuto l’input di dare una mano in modo pratico aderendo all’iniziativa. In prima battuta una squadra di cinque alpini, noleggiato un camper, è arrivata a Pescomaggiore e tempestivamente ha iniziato la costruzione delle casette lavorando per dieci giorni, in seguito un’altra squadra mista dei gruppi di Caoria e Mezzano ha continuato nella costruzione delle strutture in legno.
Dopo una pausa di 10 giorni, un’altra spedizione composta da 11 volontari, con la partecipazione anche del gruppo di Imer, è ritornata a Pescomaggiore completando la copertura in lamiera delle strutture precedentemente montate, iniziando anche a ricoprire la paglia con la malta. Infatti una particolarità di queste abitazioni sta nel fatto che sono costruite utilizzando balle di paglia pressate che vengono poi intonacate con malta.
Per chi è interessato al progetto è spiegato tutto nel sito internet:
Pubblicato sul numero di aprile 2010 de L’Alpino.