Ogni anno la nostra Adunata è sempre sentita, ma soprattutto lascia un ricordo fantastico e unico: la fratellanza fra gli alpini e la cittadinanza che ci ospita. L’unico rammarico resta il ricordo degli alpini che si sbronzano e danno vita a certi siparietti non conformi al significato dell’Adunata che è e sarà sempre un momento di festa, ma anche un momento di ricordo e di rispetto per i nostri veci. Bisogna contrastare questi episodi di malcostume e insegnare ai giovani che partecipano, ma non sono alpini, il giusto senso della nostra festa.
Paolo da Padova
È un copione che si ripete ogni anno. Purtroppo ci sono delle esuberanze che diventano eccessi e tra i protagonisti ci sono degli infiltrati, con tanto di cappello alpino, che approfittano per esibirsi in numeri indecorosi. Sanno di poter contare su una specie d’impunità e di copertura perché gli alpini sono bene accetti e perché in mezzo ad una grande folla si è anonimi. Personaggi squallidi.
Pubblicato sul numero di maggio 2009 de L’Alpino.
