Ancora sui soci aggregati

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I soci aggregati sono sempre di più e ci si rende sempre più conto di come il carburante della vita associativa e della Protezione civile siano i giovani. Mi sono iscritto all’ANA circa 8 anni fa quando ancora studiavo, mi arrivò per un errore amministrativo la cartolina di precetto e al distretto militare spiegai comunque la mia volontà di entrare nel Corpo degli Alpini. Appena un mese dopo la mia laurea mi arrivò una proposta di lavoro a cui non potevo rinunciare e ora ho un posto di lavoro fisso e sicuro, ma il rimpianto per non aver dato il mio contributo è tanto . Quindi la proposta che faccio è la seguente: perché non riconoscere gli anni di intensa attività nell’ANA e nella PC dell’ANA? L’Associazione avrebbe nuovi soci.

Matteo Veronesi

Il problema non è nelle modalità di acquisire nuovi soci. La tua proposta è sensata, come i tuoi sentimenti sono apprezzabili. La discriminante però, per norma di Statuto, è nell’aver fatto o meno il servizio militare nelle truppe alpine per un certo periodo. Non si tratta di un problema di poco conto perché la nostra è un’associazione d’arma. Sei stato fortunato : la cartolina di precetto non ha intralciato la tua carriera professionale. Quelli come me hanno dedicato alla patria solo 18 mesi, altri, meno fortunati, molti anni di guerra e non tutti sono tornati a casa. Si arriverà a trovare una formula per sciogliere questo nodo?

Pubblicato sul numero di maggio 2009 de L’Alpino.