Sfogliando i nostri giornali

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Dal mese di ottobre L’Alpino ha una nuova rubrica che richiama l’attenzione dei lettori sulla stampa sezionale o dei gruppi presentando brevi, curiosi stralci dei nostri giornali.

  • USIAMO LA NOSTRA SEDE FREQUENTANDOLA Carissimi soci e amici , è l’inizio di un editoriale del capo gruppo alpini di Sassuolo al termine di un triennio di lavoro. Fa un po’ il consuntivo e conclude con parole che sono degne di segnalazione. Sapete bene che non mi piacciono i discorsi lunghi, quindi mi limiterò ad aggiungere solo un paio di cose. Usiamo al meglio la nostra sede frequentandola spesso come luogo d’incontro e di divertimento, ma nel rispetto delle persone e delle cose che sono di tutti. Impegnamoci, poi, nel tesseramento e nella ricerca di nuovi alpini, soprattutto tra i giovani che abbiano voglia di impegnarsi nelle nostre attività con particolare riferimento alla Protezione civile (da L’Alpino Sassolese sez. Modena)
  • IL SORRISO DEGLI ALPINI Un aiuto agli orfani dei Paesi dell’Est arriva da due alpini (Massimo Burol, capogruppo di Farra di Soligo e Adriano Casagrande, del gruppo di Collalto) che hanno scelto di sostenere il progetto Overland for smile , che fornisce cure dentarie. Burol e Casagrande hanno arredato un camion Iveco, trasformandolo in un vero e proprio laboratorio mobile completo di tutte le apparecchiature necessarie alle cure dentarie . Grazie al concorso di dentisti e assistenti tecnici l’anno scorso sono stati curati duemila bambini . (da Fiamme Verdi sez. Conegliano)
  • IL SALUTO A UN BIMBO Procedevo con la sfilata per le vie del paese, durante il raduno al quale, a fronte di una perfetta organizzazione e della presenza delle autorità, c’era scarsa partecipazione di pubblico ai lati della strada. Alzando gli occhi, vidi su un terrazzo una giovane mamma a fianco di un bimbo che era su una carrozzella e aveva sul viso i segni di una malattia. Lo salutai militarmente e la mamma, sorridendomi, mi indicò al figlioletto che, impettito e fiero, rispose al mio saluto militare. È stato il momento più bello di quel giorno. (da Penne Nere Astigiane sez. Asti)
  • IL TIPOGRAFO DELL’ADAMELLO Cavento, 1917, quota 3.402 Vittorio Bozzi, classe 1892, era mitragliere e là, tra una mitragliata e l’altra, trovava il tempo e il posto per coltivare la sua passione: la stampa. Col consenso del suo comandante, munito di regolare foglio di viaggio, scese a Villafranca e ritornò lassù con una piccola macchina tipografica (10 chili di peso) e con tanto di inchiostro e caratteri mobili. Fu così che nacque La Mitraglia, settimanale di trincea , minigiornale settimanale per la truppa . (da il Montebaldo sez. Verona)
  • OLEIFICIO A IKONDO Grazie ai proventi della tradizionale festa del baccalà’ organizzata ai gruppi alpini della Zona Vicenza Città, il fabbricato destinato all’attività di produzione di olio di semi di girasole nel villaggio africano di Ikondo è giunto al tetto L’oleificio consentirà ai residenti di lavorare localmente il girasole da loro coltivato e ottenere quell’olio che è un elemento fondamentale per l’alimentazione . (da Alpin fa grado sez. Vicenza)