Piacenza: cerimonia d’apertura in vista del Centenario

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Piacenza festeggia quest’anno il suo secolo di vita che verrà celebrato il prossimo 18 settembre. Per commemorare degnamente questo importante anniversario, una specifica commissione ha lavorato nei mesi scorsi per preparare un programma di appuntamenti che accompagneranno le penne nere piacentine nei mesi di quest’anno.

Si è cominciato con una serata inaugurale. Ospitato nell’imponente salone del Palazzo Gotico, ha riunito oltre 150 invitati per un evento che ha visto la partecipazione dei due cori ANA, Val Nure e Val Tidone, che si sono esibiti in cante alpine con la consueta maestria fino a toccare un momento di coralità comune con l’esecuzione dell’Inno Nazionale che ha chiuso la manifestazione. L’evento è stata l’occasione per il presidente Lupi di esporre il programma delle celebrazioni che vedrà l’epilogo nella Festa Granda di settembre organizzata congiuntamente dai Gruppi di Agazzano e Piozzano con il patrocinio dei Comuni di Agazzano, Piozzano, Gragnano e Gazzola. L’avvicinamento a questo importante momento sarà segnato anche da manifestazioni nei mesi precedenti con  serate di musica alpina sempre orchestrate con i Cori e la fanfara sezionale. Tra i vari momenti, il Passaggio della Stecca finora rinviata per l’emergenza Covid. Nel suo intervento, il Presidente ha anche posto l’accento sul libro che è stato realizzato raccogliendo i fatti più salienti del secolo che ha portato la Sezione arrivare ad oggi e che sarà presentato presto in occasione di un evento dedicato.

La serata inaugurale è stata anche il momento per la presentazione del logo del Centenario realizzato in collaborazione con il locale liceo artistico e che resterà testimone di questo anniversario. Momento clou dell’evento è poi stata una tavola rotonda moderata dal giornalista Ippolito Negri e che ha visto la partecipazione del Presidente della Provincia di Piacenza, Patrizia Barbieri, del Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Roberto Reggi, che è stato tra i maggiori facilitatori dell’Adunata Nazionale del 2013 quando era Sindaco della città. A loro si è aggiunto l’alpino Maggiore Generale Sergio Santamaria che per anni è stato il Comandante del Polo di Mantenimento Pesante Nord di Piacenza e che, in quanto tale, ha messo a disposizione la struttura da lui diretta per l’organizzazione del Raduno del II Raggruppamento nel 2019. Nei loro interventi, ognuno di loro ha ricordato momenti che li hanno visti partecipi della vita alpina della Sezione e hanno voluto tratteggiare quello che le Penne Nere hanno trasmesso.

“Quando noi amministratori siamo in difficoltà – ha detto Patrizia Barbieri – ci rivolgiamo a loro e non solo nelle emergenze ma anche nella quotidianità e troviamo sempre la pronta disponibilità a fare quanto serve e spesso anche di più”. Da parte sua, Roberto Reggi ha proseguito “…quando mi fu proposto di organizzare l’Adunata Nazionale ho pensato che fosse impossibile portare in una città come Piacenza tanta gente che avrebbe inciso, e non sapevo in che modo, su quella forma di tranquillità provinciale che avvolge la nostra comunità. Ma ci abbiamo creduto, abbiamo accettato la sfida e siamo partiti. Abbiamo coinvolto, oltre al Comune, la Provincia e tutte le forze economiche. Quando arrivò, nel 2011, la notizia che finalmente l’Adunata a Piacenza era stata assegnata per il 2013, la gioia fu grande e ancora oggi tutta la città ricorda quell’evento come qualcosa che ha sbalordito e affascinato tutti i piacentini. Il successo è stato totale e gli Alpini hanno dimostrato concretamente che per loro non esiste l’impossibile”.

Non potevano mancare  nemmeno le parole di Sergio Santamaria che, ben conoscendo gli Alpini piacentini ne ha sottolineato un tratto. “ Gli Alpini mugugnano cinque minuti. Poi si mettono sotto e non ce n’è più per nessuno! Nel momento della crisi Covid che ha colpito duramente e per prima la città di Piacenza, la comunità locale ha reagito con prontezza e il sistema ha funzionato perché ha messo in campo come squadra scienza e coscienza. Gli Alpini hanno aggiunto il cuore!”.

La serata è scorsa piacevolmente, grazie anche ad alcuni intermezzi con poesie dedicate agli alpini in vernacolo recitate da Fabrizio Solenghi, Mario Schiavi e dall’alpino Fausto Frontini.

Adesso l’attenzione della Sezione è focalizzata ai molti appuntamenti che ancora la separano dalla Festa Granda, in primis l’Adunata di Rimini che vedrà le penne nere piacentine sfilare con un orgoglio in più: una tradizione secolare che si rinnova nelle promesse di ancora tanti anni di attività a favore di chi ha bisogno.

Pietro Busconi