La mostra “Muli e conducenti! Tutti presenti!” a Roma fino al 7 gennaio 2018

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Dall’Hic Caffè letterario di Gorizia al Museo Pietro Canonica di Roma. Questo è lo splendido traguardo ottenuto dalla mostra fotografica “Muli e conducenti! Tutti presenti! 1872-1991: il legame tra muli e alpini attraverso 120 anni di storia” curata da Serenella Ferrari e organizzata dall’Associazione “Amici dell’Arte Felice” in collaborazione con l’Associazione Isonzo Gruppo di Ricerca Storica, la sezione ANA di Gorizia, il Centro Ricerche Archeologiche e Storiche del Goriziano e la sede nazionale della LAV in qualità di sponsor etico.

 

La mostra era stata allestita presso l’Hic Caffè dal 7 maggio al 31 luglio del 2016 in occasione del raduno Alpini del Triveneto e aveva subito ottenuto grande successo al punto che dal 9 novembre al 18 dicembre era stata ospitata anche presso la Fondazione CaRiGo mentre dal 8 maggio al 2 giugno di quest’anno è stata allestita anche a Voghera. Ora la trasferta a Roma nella prestigiosa sede di uno dei musei capitolini.

In collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali l’esposizione dal 9 novembre fino al prossimo 7 gennaio diventerà una delle sezioni della mostra Realismo e Poesia. Lo sguardo di Pietro Canonica sulla Prima Guerra Mondiale che la direzione del museo ha programmato per la stagione 2017/2018.

Il Museo Canonica, infatti, è uno dei luoghi privilegiati delle memorie della Grande Guerra, grazie a una ricca collezione di sculture commemorative, opera dello scultore Pietro Canonica (1869-1959), e un archivio fotografico di grande interesse. Canonica fu tra gli artisti più prolifici nella realizzazione di monumenti dedicati ai Caduti e le sue opere ornano le piazze e i giardini di molte città italiane. La rassegna ripercorre il lungo cammino degli alpini tracciato insieme ai loro amati, fedeli e insostituibili muli.

Un cammino che, dopo aver attraversato oltre un secolo di dure prove e conflitti, fra cui le due guerre mondiali, si è concluso nel 1991 quando lo Stato Maggiore dell’Esercito decise una forte riduzione delle salmerie per giungere allo scioglimento degli ultimi reparti nel 1993: il 7 settembre di quell’anno, infatti, furono venduti all’asta gli ultimi 24 muli.

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